Diagnosis Attention deficit hyperactivity disorder and tablets. Medicine concept.
ADHD e caffeina – Quali sono gli effetti della caffeina nelle persone con Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)? In una persona con questo disturbo, le differenze chimiche o fisiche nel cervello possono portare a una varietà o a una combinazione di sintomi, tra cui disattenzione, iperattività e impulsività. L’ADHD è un disturbo che può interferire con lo sviluppo normale della vita quotidiana, e spesso inizia durante l’infanzia, ma può manifestarsi a qualsiasi età. Le persone con ADHD possono essere trattate con la terapia psicologica, con la somministrazione di farmaci o con una combinazione di entrambi gli approcci. Molti farmaci per l’ADHD contengono uno stimolante, che aumenta l’attività del sistema nervoso ed i livelli nel cervello di dopamina e della noradrenalina. Queste due sostanze chimiche sono importanti per migliorare l’attenzione e la concentrazione, e si pensa possano essere carenti nelle persone con ADHD.
[related layout=”right” permalink=”https://www.benessereblog.it/adhd-da-adulti-lo-sport-aiuta-a-ridurre-i-sintomi”][/related]
La caffeina è lo stimolante più conosciuto al mondo, ma lo stimolante trovato nei farmaci per chi soffre di ADHD è certamente più forte di una tazza di caffè o tè. Gli stimolanti normalmente rendono le persone più iperattive, ma per le persone con ADHD spesso hanno l’effetto opposto, e servono invece ad alleviare i sintomi del disturbo, aumentando l’attenzione e la memoria e riducendo iperattività e impulsività.
L’utilizzo della caffeina può dipendere dall’età della persona, dallo stato di salute e dalla severità dei sintomi. Alcuni inconvenienti dovrebbero però essere presi in considerazione, ovvero:
L’assunzione di caffeina da parte dei pazienti (di tutte le età) con ADHD non dovrebbe avvenire se non prima di aver chiesto consiglio al medico.
[related layout=”big” permalink=”https://www.benessereblog.it/ladhd-il-deficit-di-attenzione-e-iperattivita-una-sindrome-che-coinvolge-bambini-e-adulti”][/related]
via | MedicalNewsToday