Malattie infettive
Fonte immagine: Unsplash / Mufid Majnun
- Cosa sono le malattie infettive
- Cause
- Come si trasmettono le malattie infettive
- Sintomi
- Cure
- Prevenzione
- AIDS / Virus HIV
- Amebiasi
- Candidosi
- Clamidia
- Colera
- Covid-19 (Malattia da SARS-CoV-2)
- Dengue
- Diarrea del viaggiatore
- Difterite
- Ebola
- Epatite A
- Epatite B
- Epatite C
- Febbre gialla
- Febbre tifoide
- Gastroenterite
- Herpes genitale
- Influenza
- Leptospirosi
- Malaria
- Malattia di Lyme (Borrelliosi)
- Meningite
- Morbillo
- Papilloma umano (infezione da HPV)
- Parotite
- Pertosse
- Poliomielite
- Polmonite
- Rosolia
- Sifilide
- Tetano
- Tubercolosi
- Vaiolo delle scimmie (mpox)
- Varicella
Le malattie infettive sono un insieme di patologie causate da virus, batteri, funghi o parassiti. Possono provocare problematiche più o meno gravi e complicanze a carico di moltissimi organi e sistemi, da quello respiratorio a quello nervoso. Le cause, le modalità di trasmissione, i sintomi e le cure variano a seconda dell’infezione, che può essere prevenuta con il vaccino, se disponibile, e adottando le più elementari norme igienico-sanitarie, per esempio lavandosi spesso le mani ed evitando di consumare acqua e cibi di incerta provenienza.
Dall’influenza alla polmonite, dalle malattie infettive che colpiscono i bambini a quelle a trasmissione sessuale, in questo articolo ti illustreremo quali sono le patologie infettive, da cosa sono causate, come si trasmettono, con quali sintomi si manifestano, come curarle e prevenirle. Approfondiremo anche quali sono le principali malattie infettive e come riconoscerle, trattarle e ridurre il rischio di contagio.
Cosa sono le malattie infettive
Le malattie infettive sono causate da microrganismi patogeni, come virus, batteri, funghi o parassiti, che penetrano nell’organismo, si riproducono e provocano un’alterazione funzionale. In alcuni casi il sistema immunitario riesce a sconfiggere il loro attacco, in altri casi il patogeno prende il sopravvento colonizzando il corpo e provocando problematiche infettive talvolta lievi, spesso molto serie.

Cause
Le malattie infettive possono essere causate da vari agenti patogeni. Esaminiamoli in dettaglio.
- Batteri: questi organismi sono all’origine di infezioni delle vie urinarie, come la cistite, di malattie a trasmissione sessuale come la clamidia, la sifilide e la gonorrea, di malattie dell’infanzia come la pertosse ma anche di patologie più gravi come la tubercolosi.
- Virus: possono provocare tantissime malattie, da un semplice raffreddore all’AIDS, dall’influenza al Covid-19.
- Funghi: anche le infezioni fungine, o micosi, possono scatenare svariate malattie, come la candidosi e le micosi della pelle e dei capelli (tigna, piede d’atleta).
- Parassiti: questi organismi possono causare patologie intestinali, come l’amebiasi e la diarrea del viaggiatore, ma anche malattie come la malaria, che si trasmette attraverso la puntura di zanzare Anopheles infette che fanno da vettore ai parassiti.
Alcuni fattori e condizioni possono aumentare il rischio di contrarre una malattia infettiva: tra questi, un sistema immunitario indebolito, per esempio a causa dell’assunzione di farmaci immunosoppressivi.
Come si trasmettono le malattie infettive
Le malattie infettive possono trasmettersi con diverse modalità: da persona a persona, attraverso il morso o la puntura di insetti o animali che fanno da vettori, come conseguenza dell’ingestione di cibo o acqua contaminati.
Sulla base della loro principale via di trasmissione, le patologie di natura infettiva possono essere così classificate:
- trasmissione diretta: è il caso delle malattie sessualmente trasmesse (come sifilide, gonorrea, clamidia, herpes genitale), della lebbra e delle dermatomicosi (malattie infettive di pelle, capelli e unghie, come la tigna).
- Trasmissione per via aerea: con questa modalità si trasmettono tipicamente le malattie infettive respiratorie, come raffreddore, influenza e polmonite, ma anche le malattie esantematiche, come morbillo, rosolia, varicella, pertosse.
- Trasmissione per via orale: in questo gruppo rientrano le malattie infettive che si sviluppano a causa dell’ingestione di cibo o acqua contaminati, come le tossinfezioni alimentari, l’epatite A, la febbre tifoide, il colera.
- Trasmissione tramite sangue infetto, come avviene nell’epatite B e nell’AIDS.
- Trasmissione attraverso vettori: un esempio di questa modalità è rappresentato dalla malaria e dalla febbre gialla, in cui vettori sono, rispettivamente, le zanzare Anopheles e Aedes.
- Trasmissione da contaminazione di ferite, come nel caso del tetano.
- Zoonosi: questo termine identifica le malattie infettive trasmesse dagli animali all’uomo, come la rabbia e la leptospirosi.
- Trasmissione materno-fetale: le malattie infettive possono essere trasmesse dalla madre al bambino durante la gravidanza o il parto ed esporlo al rischio di gravi problemi di salute e malformazioni.

Sintomi
I sintomi delle malattie infettive variano a seconda della patologia e dell’agente che l’ha scatenata. Alcune possono causare disturbi di lieve entità, altre determinano quadri clinici molto severi che possono portare al decesso o a gravi complicanze.
Come ricorda Humanitas, i patogeni responsabili di alcune malattie infettive sono stati associati a un aumentato rischio di tumori, come nel caso del Papilloma Virus, fattore di rischio per il cancro alla cervice, e dei virus dell’epatite B e C, fattori di rischio del cancro al fegato.
Tra i sintomi generali comuni a molte malattie infettive ci sono:
- febbre
- dolori muscolari
- stanchezza e fatica
- perdita di appetito.
Ci sono poi sintomi specifici di ogni singola malattia, che possono interessare molteplici organi e apparati.
È importante non sottovalutare alcun malessere o disturbo e rivolgersi sempre al medico:
- se si è stati morsi da un animale
- in presenza di disturbi respiratori o tosse che persiste per più di una settimana
- se si ha forte mal di testa con febbre o convulsioni
- se si manifestano eruzioni cutanee o gonfiore
- in caso di febbre che dura più di una settimana.
Cure
Come i sintomi, anche il trattamento delle malattie infettive varia a seconda della patologia e della gravità con cui si manifesta. Nei casi più severi, come detto, può rendersi necessario il ricovero in ospedale per cure specialistiche.
In linea generale, le terapie possono prevedere il ricorso a:
- antibiotici, in caso di infezioni batteriche
- antivirali, che possono rivelarsi utili contro alcuni virus
- antimicotici contro le infezioni da funghi
- antiparassitari per la cura di malattie infettive causate da parassiti.
In presenza di sintomi sospetti è fondamentale consultare il medico, ed eventualmente uno specialista, che formulerà la corretta diagnosi e suggerirà l’approccio terapeutico più opportuno.

Prevenzione
Molte malattie infettive possono essere prevenute con la vaccinazione. Alcuni vaccini sono obbligatori (come avviene in Italia per quelli contro alcune malattie esantematiche dei bambini, la poliomielite, il tetano, l’epatite B), altri sono raccomandati alle persone che viaggiano in Paesi in cui alcune malattie infettive sono endemiche, cioè costantemente presenti o molto diffuse, come nel caso del vaccino contro il colera, o ad alcune categorie di persone a rischio: un esempio è rappresentato dal vaccino anti-HPV, che in Italia è raccomandato e offerto agli adolescenti a 12 anni. Alcuni vaccini possono rendersi necessari in caso di epidemie di alcune patologie, come è successo con l’ondata pandemica di Covid-19, oppure per prevenirle, come nel caso della vaccinazione antinfluenzale.
Oltre alla vaccinazione, quando disponibile, ci sono anche una serie di misure di igiene e prevenzione che è consigliabile adottare per proteggersi dal rischio di infettarsi:
- lavarsi spesso e accuratamente le mani, soprattutto prima di cucinare o di mangiare e dopo essere andati al bagno
- avere rapporti sessuali protetti, una buona abitudine che riduce la probabilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili
- non condividere oggetti personali come rasoi o spazzolini da denti
- se si è malati, per esempio in caso di influenza, evitare contatti con le persone per non rischiare di contagiarle
- prima di un viaggio all’estero, informarsi sulle eventuali vaccinazioni necessarie e sui rischi legati alla diffusione di patogeni nel Paese in cui ci si recherà: a questo proposito, è possibile consultare il sito “Viaggiare Sicuri” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Ora che abbiamo completato questa panoramica generale su cause, modalità di trasmissione, sintomi, trattamento e strategie di prevenzione, entriamo più nel dettaglio e approfondiamo le caratteristiche delle principali malattie infettive.
AIDS / Virus HIV
L’AIDS (Acquired immune deficiency sindrome) è la malattia da immunodeficienza acquisita causata dal virus HIV (Human immunodeficiency virus, ovvero virus dell’immunodeficienza umana), che colpisce duramente il sistema immunitario rendendo l’organismo molto vulnerabile alle aggressioni di agenti patogeni esterni. Chi è stato contagiato dal virus HIV si definisce “sieropositivo” e può sviluppare l’AIDS se l’infezione raggiunge uno stadio clinico avanzato. Nei malati di AIDS, le difese immunitarie sono seriamente compromesse: l’organismo non è più in grado di reagire agli attacchi esterni ed è, quindi, più esposto a infezioni e tumori. L’AIDS è considerata la più temibile malattia a trasmissione sessuale, ma il contagio può avvenire anche per via ematica, per esempio attraverso trasfusioni di sangue infetto, o in gravidanza da donna a feto.
Leggi il nostro articolo per saperne di più su “Aids: sintomi, cause e cure”.
Amebiasi
L’amebiasi è una malattia causata da un parassita, l’Entamoeba histolytica, che è in grado di penetrare nella parete del colon provocando un‘infezione intestinale. Si tratta di una patologia a trasmissione oro-fecale: l’agente patogeno che la causa passa, cioè, dalle feci di un soggetto malato all’apparato digerente di un individuo sano, generalmente mediante il consumo di acqua o cibo contaminati. È una malattia comune nelle regioni tropicali e sub-tropicali, favorita da climi caldo-umidi e da condizioni igienico-sanitarie carenti, quindi se si viaggia in quelle zone serve la massima prudenza per proteggersi. Al momento non è disponibile alcun vaccino in grado di prevenire l’amebiasi.
Candidosi
La candidosi è un’infezione causata da un fungo, nella maggior parte dei casi dalla Candida albicans, che è normalmente presente nel nostro organismo, sulle mucose vaginali e nel cavo orale. In determinate circostanze (calo delle difese immunitarie, assunzione della pillola anticoncezionale, uso di antibiotici), questo fungo può diventare patogeno e provocare una candidosi vaginale, orale o intestinale, che causa irritazione delle mucose e altri sintomi fastidiosi.
Scopri di più su cause, sintomi e cura della candidosi.
Clamidia
La clamidia è un’infezione causata da un batterio gram-negativo, la Chlamydia trachomatis, che si trasmette per via sessuale attraverso rapporti non protetti con persone infette. Colpisce sia gli uomini che le donne, prevalentemente nella fascia di età tra i 15 e i 25 anni, e può causare infiammazione, dolore e secrezioni genitali. Spesso è asintomatica e, per questo, facilmente trascurata. La diagnosi e il trattamento adeguato sono invece molto importanti perché, se non curata, la clamidia può causare malattia infiammatoria pelvica, danni alle tube di Falloppio nelle donne, danni ai testicoli e infezioni alla prostata negli uomini.
Colera
Il colera è una malattia acuta dell’intestino di origine batterica causata dal Vibrio cholerae, un batterio gram-negativo. È una patologia a esordio improvviso che provoca una grave sintomatologia gastrointestinale caratterizzata da diarrea acquosa e vomito, che possono portare a una pericolosa disidratazione. Si trasmette per via oro-fecale, cioè attraverso l’ingestione di cibi (sono particolarmente a rischio i frutti di mare crudi o poco cotti) e acqua contaminati da feci di persone infette. Il colera è endemico in molti Paesi, per esempio nel Sud-Est Asiatico, caratterizzati da condizioni igieniche precarie e da una cattiva gestione dei sistemi fognari che aumenta il rischio di contaminazioni.
Scopri di più su questa grave malattia infettiva nel nostro articolo “Colera, i sintomi che non ti aspetti”.

Covid-19 (Malattia da SARS-CoV-2)
Il Covid-19 (acronimo dell’inglese Coronavirus Disease 19) è una malattia respiratoria acuta causata dal virus SARS-CoV-2 (sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2) appartenente alla famiglia dei coronavirus e identificato nel 2019. Il virus si trasmette per via respiratoria, cioè attraverso le goccioline di saliva che emettiamo parlando, tossendo o starnutendo, e può causare sintomi estremamente variabili, da quelli tipici di un’influenza (febbre, tosse, mal di gola, affaticamento generale, dolori articolari) a problematiche respiratorie anche molto gravi, come la polmonite.
Per proteggersi dal Covid-19 è utile adottare specifiche misure di protezione respiratoria, per esempio indossare le mascherine, oltre a buone pratiche di igiene personale come lavarsi spesso e accuratamente le mani e isolarsi in caso di sintomi sospetti. Dal 2020 sono inoltre disponibili vaccini che riducono il rischio di contagio e di gravi complicanze, che soprattutto in alcune categorie (anziani, persone affette da malattie croniche o con difese immunitarie compromesse) possono avere conseguenze serie e potenzialmente fatali.
Dengue
La Dengue è un’infezione virale trasmessa da zanzare del genere Aedes che provoca una malattia simil-influenzale molto seria e, in alcuni casi, una complicanza potenzialmente letale chiamata dengue grave. Si tratta di una malattia emergente in molte parti del mondo, la cui incidenza è fortemente cresciuta negli ultimi 50 anni, diffusa soprattutto nei paesi tropicali e subtropicali.
Diarrea del viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è la problematica sanitaria più comune tra i viaggiatori: secondo il Ministero della Salute, può arrivare a colpire fino all’80% di chi si reca in destinazioni ad alto rischio, cioè caratterizzate da bassi livelli di igiene, soprattutto nel trattamento e nella preparazione degli alimenti. Può essere causata da batteri, virus e parassiti e si contrae attraverso l’ingestione di cibo o acqua contaminati. Causa sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, crampi addominali e febbre.
Difterite
La difterite è una malattia molto contagiosa che nei paesi industrializzati è molto rara grazie alla vaccinazione ma che resta endemica in diverse aree del mondo, per esempio nel Sud-Est Asiatico. Nella forma più classica e grave colpisce le vie aeree superiori (naso, faringe, laringe, trachea), ma esiste anche una forma cutanea di difterite, diffusa soprattutto nelle zone tropicali e tra le classi più indigenti, che porta alla formazione di lesioni cutanee che tendono a provocare ulcere.
Ebola
La malattia da virus Ebola (Ebola virus disease – EVD) è una malattia infettiva grave, spesso fatale nell’uomo, causata da un virus della famiglia dei Filoviridae (filovirus). Rientra nella categoria delle febbri emorragiche virali e si trasmette attraverso il contatto diretto con sangue e altri fluidi biologici (saliva, urina, vomito) di persone infette oppure per contatto indiretto con ambienti contaminati. I sintomi iniziali includono febbre, debolezza, dolori articolari e cefalea a cui, con il passare del tempo, possono aggiungersi diarrea (acquosa talvolta con presenza di muco e sangue), nausea e vomito. Progredendo, la malattia può arrivare a danneggiare la funzionalità di molti organi e apparati, come fegato, reni, sistema respiratorio e nervoso, causando gravi emorragie, sia cutanee che viscerali.

Epatite A
L’epatite A è una malattia virale del fegato che si trasmette attraverso il consumo di acqua e cibi contaminati, soprattutto molluschi crudi o non cotti a sufficienza. Il contagio può avvenire anche per contatto diretto con persone infette.
Si manifesta con febbre, malessere, nausea, dolori addominali e ittero, in alcuni casi resta asintomatica e ha, generalmente, un’evoluzione benigna, anche se possono verificarsi forme più gravi di epatite A, anche con esito fatale. In Italia esistono vaccini per la prevenzione dell’epatite A raccomandati ai soggetti a rischio, per esempio a chi viaggia in Paesi dove questa malattia è endemica, a chi lavora in ambienti a contatto con il virus e a chi soffre di malattie epatiche croniche.
Epatite B
L’epatite B è un’infezione del fegato che può cronicizzare e causare, nel tempo, complicanze epatiche come cirrosi e tumore. Si trasmette attraverso trasfusioni di sangue o emoderivati infetti, a causa di tagli e punture con aghi o altri strumenti infetti, per via sessuale e da madre a figlio in gravidanza. Contro l’epatite B è disponibile un vaccino che rappresenta uno strumento di prevenzione efficace e sicuro.
Epatite C
L’epatite C è un’infezione del fegato, spesso asintomatica, che in un’alta percentuale di casi può cronicizzare e causare gravi danni epatici che portano a cirrosi o tumore. La trasmissione avviene per lo più per via parenterale, cioè attraverso trasfusioni di sangue infetto, ma anche attraverso tagli e punture con aghi e strumenti infetti e, in misura minore, per via sessuale.
Attualmente non esiste un vaccino contro l’epatite C, quindi per prevenirla è fondamentale adottare basilari norme igieniche e di protezione, come la sterilizzazione degli strumenti in ambito chirurgico ed estetico, l’utilizzo di materiali monouso, la protezione nei rapporti sessuali a rischio.
Febbre gialla
La febbre gialla è una malattia infettiva acuta causata da virus del genere Flaviviridae, che si trasmette attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes e colpisce principalmente l’uomo e le scimmie. Rientra nel gruppo delle febbri emorragiche virali ed è una patologia endemica nelle aree tropicali dell’Africa, del Centro e del Sud America. L’infezione provoca varie forme di malattia, che può avere sintomi da lievi a gravi e, nei casi peggiori, portare al decesso. Si chiama “febbre gialla” perché in alcuni pazienti può causare ittero, che si manifesta con occhi e pelle gialla. Non esiste terapia contro questa infezione, quindi la migliore misura preventiva per proteggersi è il vaccino, altamente raccomandato a chi vive o viaggia nei Paesi in cui è molto diffusa.
Febbre tifoide
La febbre tifoide, anche detta tifo addominale, è causata da un batterio, la Salmonella typhi, del genere Salmonella, responsabile di infezioni e tossinfezioni a trasmissione alimentare. Questa malattia, infatti, si contrae attraverso l’ingestione di cibi, acqua o altre bevande contaminati da urine o feci delle persone infette. Si manifesta con febbre alta, malessere generale, mal di testa, stitichezza o diarrea, ma anche con arrossamento cutaneo sul tronco e ingrossamento di milza e fegato.
Gastroenterite
La gastroenterite è un’infezione molto comune che colpisce stomaco e intestino. Chiamata anche “influenza intestinale” o “virus intestinale”, questa malattia può essere causata da numerosi agenti patogeni, sia da virus che da batteri: nei bambini il virus più frequentemente coinvolto è il rotavirus, negli adulti il norovirus, mentre la gastroenterite batterica è spesso causata da batteri come quello della Salmonella e il Campylobacter. Si manifesta con sintomi di tipo gastrointestinale come nausea, vomito e diarrea. Nelle forme più gravi, può provocare una disidratazione severa, una complicanza frequente e molto pericolosa soprattutto nei pazienti più piccoli.
Si tratta di una patologia altamente contagiosa che si contrae per contatto diretto via mani-bocca con persone infette (contagio interpersonale), attraverso il contatto con superfici e oggetti contaminati, per esempio utilizzando stoviglie toccate da un malato, oppure mediante l’assunzione di cibo e bevande infetti (per esempio molluschi provenienti da acque contaminate). Generalmente si tratta di un disturbo fastidioso ma non grave. Se, comunque, i sintomi persistono a lungo e sono molto severi è bene informare il medico, specie se la gastroenterite colpisce i bambini.
Vuoi saperne di più su questa problematica molto diffusa? Leggi il nostro articolo “Gastroenterite: sintomi, cause, cure”.

Herpes genitale
L’herpes genitale è una malattia infettiva causata da due ceppi virali, l’Herpes simplex tipo 2 (l’HSV-2) e l’Herpes simplex tipo 1 (HSV-1), che più frequentemente causa l’herpes labiale. Si trasmette attraverso i rapporti sessuali ma può anche essere trasmessa dalla mamma al neonato durante il parto. Si manifesta con lesioni cutanee caratterizzate da piccole vesciche spesso dolorose localizzate nella zona genitale, per lo più nell’area vulvo-vaginale, sul pene e intorno all’ano.
Come riconoscerlo e trattare l’Herpes genitale? Scopri sintomi, cure e prevenzione nel nostro articolo.
Influenza
L’influenza è una malattia respiratoria stagionale che, nell’emisfero occidentale, si manifesta a cavallo tra autunno e inverno. È causata da virus influenzali che si trasmettono per via aerea, attraverso le goccioline di saliva che emettiamo quando starnutiamo o tossiamo, o per contatto diretto con persone infette o con oggetti e superfici contaminati. È, dunque, una malattia infettiva molto contagiosa.
I sintomi tipici sono di natura sia respiratoria che sistemica e includono febbre, in genere improvvisa e alta, accompagnata da tosse, dolori articolari e muscolari diffusi, mal di testa, mal di gola e naso che cola, malessere generale. La migliore arma di prevenzione dell’influenza stagionale è il vaccino, che viene aggiornato ogni anno per renderlo efficace nei confronti dei nuovi ceppi virali in circolazione. In Italia la vaccinazione è fortemente raccomandata, e in alcuni casi offerta gratuitamente, alle categorie più a rischio, come anziani di età superiore ai 65 anni, malati cronici, donne in gravidanza.
Leptospirosi
La leptospirosi è una zoonosi, cioè una malattia infettiva che può essere trasmessa dagli animali all’uomo e viceversa. È causata da batteri del genere Leptospira. Nell’uomo il contagio può avvenire per contatto diretto con l’urina degli animali, come ratti e topi, oppure in modo indiretto, in caso di contatto con acqua o terreno contaminati: i batteri possono penetrare nell’organismo attraverso naso, occhi, bocca o lesioni della pelle. Per questo, la leptospirosi è una malattia infettiva che rappresenta un rischio soprattutto per chi svolge attività all’aperto come caccia e pesca o per chi lavora a contatto con gli animali, come gli allevatori. L’infezione può essere asintomatica o causare sintomi simil-influenzali, ma alcune forme più gravi possono causare danni a vari organi, come fegato e reni.
Malaria
La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, un parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles che fungono da vettori dell’infezione. Si tratta di una patologia che rappresenta un’enorme emergenza sanitaria a livello globale. Secondo il Ministero della Salute, nel mondo circa la metà della popolazione è a rischio malaria: nei Paesi in cui è endemica rappresenta la malattia da vettore più diffusa, negli altri è la patologia d’importazione più importante, legata soprattutto ai viaggi nei paesi tropicali e subtropicali, dove è più diffusa, e all’aumento dei flussi migratori. La profilassi antimalarica prima di un viaggio nei Paesi a rischio è, dunque, una misura di prevenzione essenziale.
Questa malattia ha un periodo di incubazione relativamente lungo: i sintomi possono manifestarsi da pochi giorni dopo la puntura fino a mesi dopo e includono febbre, spesso molto alta, brividi, vomito, diarrea, malessere generale, mal di testa, forte sudorazione. Si tratta di un quadro simile, almeno inizialmente, a quello dell’influenza, a cui segue la sintomatologia tipica della malaria, caratterizzata da febbri ricorrenti e anemia. Una diagnosi accurata a precoce è essenziale per la gestione della malattia, che se individuata e trattata con farmaci adeguati può essere curata, in caso contrario può avere esiti fatali.

Malattia di Lyme (Borrelliosi)
La malattia di Lyme, detta anche Borrelliosi, è una zoonosi causata da una spirocheta, la Borrelia, un batterio a forma di spirale che penetra nell’organismo attraverso la cute con il morso di una zecca. All’inizio la malattia si manifesta con una macchia rossa dalla tipica forma ad anello che si espande lentamente, denominata “eritema migrante”. Se la malattia non viene curata tende a cronicizzarsi: nell’arco di mesi o anni possono comparire disturbi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, del sistema nervoso centrale e periferico, della cute e del sistema cardiovascolare, come artrite cronica, meningite e miocardite. Data la gravità di questa patologia, non sempre di facile diagnosi, se si viene morsi da una zecca è importante monitorare la cute per un periodo di 30 giorni e informare subito il medico se, nel sito della puntura, si manifesta una lesione cutanea che potrebbe essere indice della malattia di Lyme.
Meningite
La meningite è un’infiammazione delle membrane che circondano e proteggono il cervello e il midollo spinale, denominate meningi. Questa malattia, dalle complicanze molto serie, può avere origine non infettiva (esistono forme di meningite da farmaci o legate a neoplasia), ma le cause sono soprattutto infettive. La meningite infettiva più comune è quella virale, o asettica, che in genere non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di circa dieci giorni, mentre quelle batteriche o da funghi sono più rare ma molto più pericolose.
I microrganismi che più frequentemente causano meningite batterica sono il meningococco (Neisseria meningitidis), che si trasmette per via respiratoria e che in Europa e in Italia è presente soprattutto con i sottogruppi B e C, lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae), che come il meningococco si trasmette attraverso le vie respiratorie, e l’Haemophilus influenzae (emofilo o Hi), che fino alla fine degli anni Novanta rappresentava la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni di età, poi arginata grazie all’introduzione della vaccinazione contro il sierotipo “b” (Hib).
Vuoi saperne di più su come si contrae e si manifesta questa malattia infettiva? Leggi i nostri articoli “Come si trasmette la meningite” e “9 sintomi della meningite da conoscere”.
Morbillo
Il morbillo è una delle malattie esantematiche tipiche dell’infanzia. È una patologia molto contagiosa che si trasmette per via respiratoria. Provoca rash cutaneo e sintomi simili-influenzali ma, in rari casi, può causare complicanze più o meno gravi, dalle infezioni all’orecchio a polmonite e encefalite, un’infiammazione dell’encefalo. In Italia, grazie all’introduzione del vaccino, obbligatorio per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni, la sua diffusione si è drasticamente ridotta.
Scopri di più nel nostro articolo “Morbillo: sintomi, cause e trattamento”.
Papilloma umano (infezione da HPV)
L’infezione da Papillomavirus (HPV – Human Papilloma Virus), come sottolinea il Ministero della Salute, è la più frequente infezione sessualmente trasmessa. La sua diffusione è favorita dall’assenza di sintomi, che fa sì che spesso chi l’ha contratta non ne sia a conoscenza. Colpisce soprattutto le donne e rappresenta il principale fattore di rischio per il carcinoma della cervice uterina, che nella quasi totalità dei casi è causato dall’infezione da HPV. Fortunatamente, contro il Papilloma umano è disponibile un vaccino, che in Italia è fortemente raccomandato e offerte gratuitamente agli adolescenti tra gli 11 e i 12 anni.
Leggi il nostro articolo “Papilloma virus: i sintomi, come si trasmette, come si cura e la prevenzione con vaccino” per saperne di più su questo virus e su come proteggerti.

Parotite
La parotite è una malattia virale che si trasmette per via respiratoria e che colpisce le ghiandole salivari parotidi. È conosciuta anche con il nome popolare di “orecchioni“, perché provoca il rigonfiamento delle ghiandole che si trovano proprio sotto i padiglioni auricolari. È considerata una problematica tipica dell’infanzia, anche se può colpire anche in adolescenza e in età adulta, con complicanze anche gravi. Nelle donne in gravidanza può aumentare il rischio di malformazioni al feto, mentre agli uomini che la contraggono dopo la pubertà può provocare orchite, un’infiammazione dei testicoli. La vaccinazione anti-parotite, che in Italia è obbligatoria per ragazzi da 0 a 16 anni come quella contro il morbillo, è un’efficace arma per proteggersi.
Scopri di più su “Parotite: sintomi, contagio e cura”.
Pertosse
La pertosse, conosciuta anche con il nome di tosse canina o tosse convulsa, è una malattia dell’infanzia, anche se può colpire a tutte le età. È causata da un batterio, il Bordetella pertussis, che infetta la vie respiratorie provocando una tosse violenta. È molto contagiosa e si trasmette da persona a persona per via aerea, attraverso le goccioline di saliva.
Anche contro la pertosse è disponibile un vaccino che ne ha radicalmente ridotto la diffusione: in Italia è uno dei vaccini obbligatori per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni.
Nel nostro articolo “Pertosse: sintomi, diagnosi e cure” ti spieghiamo tutto quello che devi sapere su questa malattia esantematica.
Poliomielite
La poliomielite è una grave malattia infettiva causata da poliovirus. Questo agente virale infetta le cellule dell’orofaringe, le tonsille, i linfonodi del collo e l’intestino tenue e può raggiungere il sistema nervoso centrale provocando paralisi. Fortunatamente, grazie alla vaccinazione, in Italia l’ultimo caso di poliomielite si è verificato nel 1982 e dal 2002 il nostro Paese è certificato “polio-free”. Questa malattia resta comunque presente in altre aree del mondo.
Vuoi saperne di più su “sintomi, cure, come si trasmette e vaccino contro la poliomielite“? Leggi il nostro articolo.
Polmonite
La polmonite è una malattia infiammatoria, generalmente di natura infettiva, che colpisce i polmoni e si manifesta con febbre alta, tosse e difficoltà respiratorie. Nella maggior parte dei casi ha origine batterica ed è per lo più provocata dallo Streptococcus pneumoniae, anche noto come pneumococco, anche se può essere scatenata anche da altri batteri, come l’Haemophilus influenzae. Anche alcuni virus, per esempio quello influenzale, possono causare la polmonite.
Ci sono poi altri due forme di polmonite, quella ab ingestis, dovuta all’inalazione o ingestione di sostanze intossicanti o irritanti, compreso il cibo, che causano un’infezione, e quella fungina, più rara, che colpisce soprattutto le persone con le difese immunitarie indebolite da patologie o terapie farmacologiche. La polmonite, specie nelle persone più vulnerabili come anziani e bambini, può causare complicanze anche gravi, come pleurite, ascesso polmonare e setticemia, cioè un’infezione estesa a tutto l’organismo, quindi è importante avvisare il medico in presenza di sintomi sospetti per diagnosticare e trattare in modo tempestivo questa patologia infettiva.
Scopri di più sulle cause, le cure e le conseguenze della polmonite nel nostro articolo “Polmonite: cause, cure, conseguenze”.

Rosolia
La rosolia è una malattia infettiva molto contagiosa tipica dell’infanzia. Spesso si manifesta senza sintomi, tanto da passare inosservata e da decorrere senza particolari disturbi. È, invece, molto pericolosa se la futura mamma la contrae in gravidanza, perché il virus della rosolia, del genere dei Rubivirus, è in grado di attraversare la placenta e può infettare l’embrione o il feto, causando aborto spontaneo, morte intrauterina e gravi malformazioni fetali (sindrome della rosolia congenita). Fortunatamente la vaccinazione anti-rosolia, che in Italia è una di quelle obbligatorie per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni, ne ha ridotto significativamente la diffusione.
Leggi il nostro articolo per approfondire quali sono i sintomi della rosolia, come si contrae e le complicazioni in gravidanza.
Sifilide
La sifilide è una delle più gravi malattie infettive a trasmissione sessuale. È causata da un batterio, il Treponema pallidum, che si riproduce facilmente sulle mucose dei genitali e della bocca provocando lesioni spesso indolori. Per questo motivo, questa patologia può passare inosservata o venire sottovalutata, un aspetto che aumenta il rischio di contagio. Si tratta di una malattia complessa e da non trascurare, perché se non trattata può causare complicanze anche gravi, come cardiopatie, demenza, cecità, e nei casi peggiori portare al decesso. In base al decorso dei sintomi, la sifilide si classifica in primaria, lo stadio iniziale con disturbi circoscritti a bocca e genitali, secondaria, in cui il virus si diffonde nel sangue causando lesioni su tutto il corpo, e terziaria o tardiva, cioè quella che si manifesta decenni dopo l’infezione, tipicamente nei pazienti non curati, e provoca gravi problematiche articolari, cardiache, neurologiche.
Scopri di più su questa patologia venerea nel nostro articolo “Sifilide: sintomi, cause e cure della malattia sessualmente trasmissibile”.
Tetano
Il tetano è una malattia infettiva acuta provocata dal Clostridium tetani, un batterio gram-positivo che può infettare l’uomo attraverso lesioni della pelle, come ferite e tagli provocati da oggetti contaminati. Non è una patologia contagiosa, quindi non si trasmette da persona a persona, ma può provocare conseguenze molto gravi, anche mortali, se non trattata in modo adeguato. I batteri, infatti, una volta entrati nell’organismo si moltiplicano e rilasciano una neurotossina che compromette il funzionamento del sistema nervoso, causando una paralisi spastica dei muscoli. I sintomi includono spasmi, contrazioni muscolari dolorose e involontarie, difficoltà respiratorie e di deglutizione. Fortunatamente grazie alla vaccinazione antitetanica, che in Italia è obbligatoria per i bambini fino a 6 anni (è una delle sei incluse nel vaccino esavalente), la diffusione della malattia è diminuita drasticamente.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo su “Tetano: sintomi, cure, vaccino”.
Tubercolosi
La tubercolosi è un’infezione polmonare provocata dal batterio Mycobacterium tubercolosis, un batterio gram-positivo detto anche Bacillo di Koch. È una malattia contagiosa che si trasmette per via aerea e causa sintomi come tosse, dolore toracico, febbre, sudorazioni notturne e perdita di peso. In Italia e nei Paesi industrializzati questa patologia è considerata a bassa endemia perché poco diffusa, ma in molti Paesi, in particolare nel Sud Est Asiatico, nell’area del Pacifico Occidentale e in Africa, rappresenta ancora una delle principali cause di morte.
Seguire le basilari norme igienico-sanitarie, come arieggiare gli ambienti e indossare le mascherine se si sta a contatto con persone infette, aiuta a proteggersi dal contagio, mentre la diagnosi precoce e una terapia tempestiva sono fondamentali per guarire e ridurre il rischio di complicanze. Contro la tubercolosi è anche disponibile un vaccino, il (BCG – bacillo di Calmette-Guerin), utilizzato soprattutto nei bambini che vivono nei Paesi ad alta incidenza.
Vuoi saperne di più su questa malattia infettiva? Leggi il nostro articolo “Tubercolosi: cause, sintomi e cure”.

Vaiolo delle scimmie (mpox)
Il vaiolo delle scimmie (Monkeypox, mpox) è una malattia causata dal virus del vaiolo delle scimmie (MPXV). Si tratta di una zoonosi virale che può trasmettersi dagli animali all’uomo ma anche tra le persone per contatto diretto. In Italia, come ricorda il Ministero della Salute, il primo caso è stato confermato il 20 maggio 2022 e la situazione è in costante monitoraggio, anche se per le autorità sanitarie non desta particolare allarme.
A luglio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunque dichiarato il vaiolo delle scimmie “emergenza sanitaria globale”, decidendo l’utilizzo di un nuovo nome: mpox. È dunque importante non abbassare la guardia e conoscere questa malattia infettiva e i sintomi con cui si manifesta, che includono febbre, dolori muscolari, stanchezza, ingrossamento dei linfonodi e un’eruzione cutanea che può interessare viso, mani, piedi e genitali.
Scopri di più nel nostro articolo “Vaiolo delle scimmie: i casi in Italia e l’appello a non allarmarsi (ma meglio conoscerne i sintomi)”.
Varicella
La varicella è una malattia infettiva infantile altamente contagiosa causata dal virus Varicella zoster (VZV), della famiglia degli Herpesvirus. Si manifesta, oltre che con febbre e malessere, con le tipiche papule rosa sulla pelle, che causano prurito e che, insieme alle goccioline di saliva, sono veicolo di trasmissione dell’infezione.
Ha in genere un decorso benigno, ma se il virus resta latente può provocare, anche a distanza di tempo, l’Herpes zoster, comunemente conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”. Questa malattia, inoltre, è rischiosa in gravidanza perché potrebbe causare danni al feto.
Da molti anni, contro la varicella esiste un vaccino combinato, l’MPR, che protegge anche da morbillo e rosolia e che rappresenta la migliore arma per prevenire il contagio.
Scopri “i sintomi della varicella, le cause e come prevenirla” nel nostro articolo.