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Psicologia: non farsi abbattere dalle difficoltà è più importante di quanto pensi

Psicologia, ecco perché non bisogna mai farsi abbattere dalle difficoltà: uno studio spiega perché bisogna superare i momenti difficili

Psicologia: non farsi abbattere dalle difficoltà è più importante di quanto pensi

Non farsi abbattere dalle difficoltà spesso è molto difficile, ma allo stesso tempo è anche estremamente importante. I momenti negativi possono rovinare le nostre giornate, ma il modo in cui elaboriamo le difficoltà può influenzare il nostro benessere mentale a lungo termine. A scoprirlo è un nuovo studio condotto dai membri dell’Università di Miami e pubblicato sulla rivista Journal of Neuroscience.

Gli autori hanno scoperto che il modo in cui il cervello di una persona valuta gli stimoli negativi fugaci può influenzare il benessere psicologico presente e futuro.

Il ruolo dell’amigdala

amigdala cervello

Per analizzare la questione, i ricercatori hanno studiato il modo in cui reagisce il cervello di fronte a immagini ad alto impatto emotivo (positivo o negativo) o a impatto neutro. Gli autori hanno cercato di scoprire in che modo le emozioni momentanee influenzano il benessere delle persone non solo a breve, ma anche a lungo termine.

Sono partiti dal presupposto che l’amigdala, la struttura che si trova su entrambi gli emisferi cerebrali, giochi un ruolo fondamentale.

Dopo aver arruolato un campione di 50 persone, gli esperti hanno chiesto loro di compilare un sondaggio volto a valutare il loro benessere mentale. Quindi, li hanno sottoposti a una risonanza magnetica funzionale (fMRI), in modo da misurare la loro attività cerebrale. Nel frattempo, i volontari dovevano osservare e valutare 60 immagini positive, 60 negative e 60 immagini neutre.

Ecco perché non bisogna farsi abbattere dalle difficoltà

Ebbene, dallo studio è emerso che le persone la cui amigdala sinistra si aggrappava a stimoli negativi per un minor lasso di tempo tendevano a riportare più emozioni positive e meno negative durante la vita quotidiana. Queste persone avrebbero sperimentato anche un benessere più duraturo. Nelle persone la cui amigdala reagiva in modo più persistente alle immagini negative, si è invece registrato un livello più basso di benessere quotidiano.

In poche parole, più a lungo il nostro cervello si aggrappa agli eventi negativi, più infelici saremo.

via | ScienceDaily
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