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La speranza di vita degli italiani diminuisce di 1,4 anni

La speranza di vita degli italiani diminuisce di 1,4 anni, con picchi anche sopra i 2 anni in alcune Regioni del bel paese.

La speranza di vita degli italiani diminuisce di 1,4 anni

La speranza di vita degli italiani è crollata. E gli esperti sostengono che anche in questo caso, purtroppo, la Covid-19 ci abbia messo lo zampino. In 15 mesi, infatti, i numeri conquistati nel nostro paese in 10 anni sono letteralmente crollati. E sono aumentati i dati relativi alla mortalità per cause come diabete e demenza. Questo è il quadro emerso dal nuovo rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, all’interno di Vihtaly, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma.

La speranza di vita degli italiani è diminuita di 1,4 anni in media per gli uomini e 1,0 per le donne. Ma in Lombardia notiamo picchi di 2,6 anni tra gli uomini, mentre in Valle d’Aosta di 2,3 tra le donne. Nel 2020 l’Italia ha avuto più di 746 mila decessi, con un aumento di 101 mila decessi rispetto all’anno. Proprio le due Regioni precedentemente citate hanno registrato una mortalità più che dobbiamo rispetto a quella nazionale (103,9 per 100.000): la Valle D’Aosta, invece, si attesta sui 246,1 decessi per 100.000 abitanti, mentre la Lombardia sui 208,6 per 100.000 residenti.

Le Regioni più colpite da questa diminuzione sono quelle del Nord Italia, mentre in controtendenza con i dati nazionali è il Lazio.

Le condizioni di salute sono peggiorate per chi era già un soggetto fragile, con un aumento di altre cause di morte rispetto alla media del 2015-2019 di tale portata: demenze (+49%), cardiopatie ipertensive (+40,2%) e diabete (+40,7%).

Morti del 2020 in Italia: numeri altissimi

L’anno della pandemia ha portato via più di 746mila persone, come detto in precedenza. 101mila in più rispetto alla media della mortalità registrata negli anni dal 2015 al 2019. L’eccesso del 15,6% è il più alto dal secondo dopoguerra.

120.628 le persone morte con Covid-19 dall’inizio dell’epidemia e fino al 30 aprile 2021. Una crescita del 9% nel 2020, ma se si considerano i mesi di marzo e di aprile dello scorso anno, i più terribili per il nostro paese, sono stati 108mila i decessi in più rispetto allo stesso periodo negli anni precedenti, con un aumento del 21%.

Via | Ansa

Foto di Free-Photos da Pixabay

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