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La depressione fa invecchiare anche le nostre cellule

La depressione fa invecchiare le nostre cellule in maniera più precoce: scopri quali sono gli effetti di questo disturbo sulla nostra salute

La depressione fa invecchiare anche le nostre cellule

La depressione non è una malattia che colpisce solo la mente, ma che fa invecchiare anche il corpo. Oltre al senso di angoscia e smarrimento, oltre all’apatia e allo sconforto apparentemente immotivati, questa condizione può causare anche molti sintomi fisici. Fra i più comuni vi sono la perdita o l’aumento di peso, la maggiore sonnolenza o l’insonnia, la perdita di appetito e un profondo affaticamento.

Un nuovo studio rivela adesso che la depressione non causa solo questi sintomi. Questo disturbo può infatti innescare anche un più precoce processo di invecchiamento cellulare, e potrebbe quindi portare a una morte prematura.

Questa non è la prima volta che la scienza conferma l’esistenza di un’associazione fra il disturbo depressivo maggiore e il rischio di sviluppare delle malattie legate all’invecchiamento. In passato, diversi studi hanno dimostrato che chi soffre di depressione corre un maggior pericolo di sviluppare delle malattie cardiovascolari, di soffrire del morbo di Alzheimer e di osteoporosi.

Tenendo bene a mente questa associazione, gli autori del nuovo lavoro  hanno voluto esaminare il possibile legame fra la depressione e i processi biologici che accelerano l’invecchiamento.

La depressione fa invecchiare le nostre cellule?

Insomma, la depressione ci fa davvero invecchiare precocemente? Probabilmente si.

Una delle cose straordinarie della depressione è che i malati hanno tassi inaspettatamente più alti di malattie fisiche legate all’età e mortalità precoce, anche dopo aver tenuto conto di fattori come il suicidio e le abitudini di vita. Questo è sempre stato un mistero, e questo è ciò che ci ha portato a cercare i segni dell’invecchiamento a livello cellulare.

Per farlo, gli autori dello studio hanno preso in esame i marcatori epigenetici. In poche parole, si tratta dei cambiamenti chimici specifici nel DNA che permettono di stimare l’età biologica o cellulare. I ricercatori hanno dunque esaminato i campioni di sangue di 49 persone con disturbo depressivo maggiore. Successivamente, li hanno confrontati con quelli di un gruppo di controllo composto da 60 persone sane e della stessa età.

Esaminando i dati, è emerso che, pur non presentando dei segni fisici di invecchiamento accelerato, le persone con depressione presentavano un invecchiamento cellulare più precoce di due anni rispetto ai membri del gruppo di controllo.

Dal momento che il campione analizzato era relativamente piccolo, saranno necessari ulteriori e più ampi studi. Se dovesse essere confermata, questa scoperta potrebbe però spiegare l’associazione fra depressione e la maggiore frequenza di malattie legate all’invecchiamento.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry.

via | LiveScience
Foto di Stefan Keller da Pixabay

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