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Farmaci in gravidanza, l’Aifa spiega quali sono gli errori delle future mamme

Farmaci in gravidanza, l’Aifa illustra quali sono gli errori più comuni delle future mamme e quali farmaci è meglio evitare

Farmaci in gravidanza, l’Aifa spiega quali sono gli errori delle future mamme

Farmaci in gravidanza: l’Aifa ci spiega quali sono gli errori più comuni che compiono le future mamme. Come ben sappiamo, quello della gravidanza è un periodo molto delicato, una fase durante la quale bisogna prendersi ancor più cura della propria salute e del proprio corpo. Stiamo per mettere al mondo un bambino, una creatura che deve essere protetta e tutelata.

Anche e soprattutto durante la gravidanza è fondamentale prestare attenzione a ciò che assumiamo. Sappiamo ad esempio che le donne incinte non possono bere alcolici, poiché nuocerebbe alla salute del bambino. Ma quanto ne sappiamo in merito ai farmaci? Qual è il comportamento delle mamme italiane? E qual è la posizione dell’Aifa in merito ai farmaci più usati dalle donne in dolce attesa? La risposta arriva dalla stessa Agenzia italiana del farmaco, che ha condotto uno studio su un campione di 450.000 mamme provenienti da 8 Regioni italiane.

Dallo studio è emerso che in determinati casi si verifica un uso preoccupante di alcuni farmaci controindicati in gravidanza, medicine che mettono a rischio la salute del bambino. Fra queste vi sono ad esempio gli antibiotici, che spesso vengono prescritti alle future mamme fra la 18esima e la 20esima settimana di gestazione, quando le donne si sottopongono a esami come quello della villocentesi e l’amniocentesi.

L’ipotesi è che siano suggeriti come profilassi, ma non ci sono indicazioni scientifiche in questo senso,

spiegano gli esperti, aggiungendo che fra i rischi degli antibiotici in gravidanza vi è quello di sviluppare l’antibiotico-resistenza, oltre al rischio – ancora da confermare attraverso ulteriori studi – che il bambino possa andare incontro a problemi di obesità, allergie e asma.

Aifa: i farmaci da evitare in gravidanza

Sempre in tema di farmaci pericolosi in gravidanza, l’Aifa spiega che allo stato attuale quelli che possono provocare malformazioni sono pochi e vengono utilizzati molto raramente. Tuttavia non sono scomparsi, per cui bisogna sempre prestare attenzione e informare il medico qualora doveste essere in dolce attesa o in cerca di una gravidanza.

In questo periodo alcuni medicinali possono creare problemi nella formazione degli organi, come l’acido valproico usato in caso di epilessia,

spiegano i membri dell’Aifa. Discorso a parte va fatto per quanto riguarda l’elenco dei farmaci compatibili con la gravidanza e i rimedi che possono proteggere la salute del bambino. Si parla ad esempio dell’acido folico, la cui assunzione è fondamentale per prevenire i difetti del tubo neurale, da cui ha origine gran parte del sistema nervoso del bambino. In Italia le linee guida sull’assunzione di acido folico non sono ancora rispettate.

Anche altri studi confermano che l’integrazione di acido folico è bassa rispetto alle linee guida. L’ideale è iniziare tre mesi prima della gravidanza e continuare per il primo trimestre. Cominciare in anticipo ne aumenta l’efficacia. Inoltre l’acido folico non ha rischi per la salute ed è rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale.

Progestinici, il consiglio dell’Aifa

Per finire, l’Aifa si concentra anche sull’assunzione di progestinici in gravidanza. L’Agenzia del Farmaco spiega che nel nostro Paese è consuetudine prescriverli nel primo trimestre di gestazione, in modo da ridurre il rischio di aborto spontaneo e quello di parto prematuro.

In realtà – spiega l’Aifa – dovrebbero essere assunti solo se la futura mamma ha una storia di aborti o di parti prematuri alle spalle.

Detto ciò, dallo studio emerge che in linea generale le donne sono coscienti dei rischi che corrono assumendo dei farmaci controindicati in gravidanza, e cercano quindi di farne un uso consapevole e di seguire le indicazioni del loro medico.

Foto di Cindy Parks da Pixabay
via | Corriere

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