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Psicologia, pensare di avere tutto sotto controllo allunga la vita

Pensare di avere tutto sotto controllo allunga la vita, ecco perché.

Psicologia, pensare di avere tutto sotto controllo allunga la vita

La mente umana non smette mai di stupirci. Secondo quanto emerso da una ricerca, pare che pensare di avere tutto sotto controllo potrebbe davvero allungare la vita. A renderlo noto sarebbero stati i membri della “Brandeis University” e dell’Università di Rochester, secondo cui un approccio più sereno nei confronti della vita (comprese le avversità che ne fanno parte) potrebbe effettivamente influire in maniera molto positiva per il nostro benessere psicologico, arrivando addirittura a farci vivere di più!

Detto questo, premettiamo che la connessione emersa dalla recente ricerca pare riguardi principalmente le persone con un livello minore di istruzione, e i risultati di questo studio non sono ancora definitivi, ma devono essere confermati da ulteriori ricerche, prendendo in considerazione diversi altri fattori che possono naturalmente influenzare la durata della vita di un soggetto.

Ma passiamo allo studio vero e proprio, che sarebbe stato finanziato dal National Institutes of Health, e che è apparso sulle pagine della rivista “Health Psychology”.

Partendo dal presupposto che le persone che sentono di non avere il controllo nella propria vita si sentono maggiormente stressate e quindi possono avere maggiori problemi di salute, gli studiosi coordinati dalla dottoressa e psicologa Margie Lachman hanno monitorato un campione di 6.100 persone negli Stati Uniti, le quali avevano risposto a dei sondaggi condotti fra il 1994 e il 1996. Nel 2009 i ricercatori hanno nuovamente monitorato la situazione, e dalle ricerche sarebbe emerso che 600 partecipanti, di età compresa tra i 25 e i 74 anni a metà degli anni 1990, sono morti entro il 2009.

Dalle prime analisi sarebbe emerso che coloro che avevano un livello di istruzione più basso, avrebbero visto aumentare il loro rischio di morte, ma tale aumento sarebbe stato regolarizzato invece in coloro che invece sentivano di avere un senso di controllo nei confronti della propria vita. Lo stesso fenomeno pare non sia stato registrato per quanto riguarda coloro che invece avevano un alto livello di istruzione, per i quali avere o meno il controllo della propria vita pare non facesse molta differenza.

“Ci sono metodi e strategie per migliorare il senso di controllo. – spiega giustamente la dottoressa Margie Lachman – Noi potremmo attuare questi approcci nei programmi di educazione e salute pubblica, con l’obiettivo di promuovere atteggiamenti e comportamenti vantaggiosi per la salute e quindi, in ultima analisi, riducendo i rischi di mortalità”.

via | Health.usnews.com

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