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Una mela al giorno protegge il cuore come le statine

Le stime dell'Università di Oxford parlano chiaro: una corretta alimentazione aiuterebbe a ridurre il numero decessi tanto quanto l'assunzione dei farmaci

Una mela al giorno protegge il cuore come le statine

Una corretta alimentazione e un’adeguata attività fisica sono due ingredienti fondamentali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Oggi nuove analisi condotte all’Università di Oxford e pubblicate sul British Medical Journal aumentano questa consapevolezza stimando che per chi non ha ancora avuto mai bisogno di assumere statine, i farmaci di elezione per proteggere il cuore dei pazienti che convivono con un elevato rischio cardiovascolare, i benefici del consumo di una mela al giorno potrebbero essere circa gli stessi di una terapia preventiva a base delle stesse statine.

Gli autori delle analisi, guidati dall’esperto del Nuffield Department of Population Health Peter Scarborough, hanno infatti stimato che nel solo Regno Unito se tutti gli ultracinquantenni mangiassero una mela al giorno si potrebbero evitare ogni anno ben 8.500 decessi associati a problemi cardiovascolari, inclusi infarti e ictus. Questa stima non si discosta molto da quella riguardante i benefici dell’assunzione di statine a scopo preventivo. Gli stessi ricercatori sono infatti giunti alla conclusione che se gli ultracinquantenni che attualmente non sono in trattamento con questi farmaci iniziassero ad assumerli a scopo preventivo nel Regno Unito potrebbero essere evitati 9.400 decessi per cause vascolari all’anno.

Come hanno sottolineato Scarborough e colleghi tutto ciò non significa che le terapie a base di statine possano essere sostituite con una dieta da “una mela al giorno”, ma confermano l’importanza di una corretta alimentazione. D’altra parte, queste stime aiutano anche a risolvere i dubbi ancora non risolti sull’opportunità di prescrivere statine per proteggere cuore e arterie anche a chi non ha un elevato rischio cardiovascolare, ma è abbastanza in avanti con l’età per pensare che il suo cuore e le sue arterie potrebbero andare incontro a seri problemi.

Il tema è stato recentemente affrontato anche in occasione del 74° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia, durante il quale Pasquale Perrone Filardi, esperto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli ha presentato i risultati di uno studio che, ha spiegato Perrone Filardi,

ha dimostrato, per la prima volta in modo inequivocabile, che ridurre il colesterolo cattivo con le statine, nei pazienti con più di 65 anni, che non hanno mai avuto una malattia cardiovascolare in precedenza, ma che, insieme all’età, sono portatori di almeno un altro fattore di rischio, come ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo, comporta una riduzione del 39% degli infarti cardiaci e del 24% circa dell’ictus cerebrale.

Secondo i ricercatori di Oxford

questa ricerca supporta le richieste di aumentare l’uso dei farmaci nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari e la necessità di proseguire con politiche mirate al miglioramento della qualità nutrizionale dell’alimentazione.

Per quanto riguarda l’alimentazione, gli autori di questa nuova analisi sottolineano che i benefici del consumo di frutta possono essere sfruttati anche da chi è sta già assumendo statine. Una mela al giorno, insomma, fa bene al cuore indipendentemente dal fatto di essere o meno in terapia con dei farmaci.

Via | Bmj
Foto | da Flickr di Apfelherz

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