Benessereblog Salute Corpo Cancro al pancreas, il fumo è il principale fattore di rischio da eliminare

Cancro al pancreas, il fumo è il principale fattore di rischio da eliminare

L'Aiom lancia la nuova campagna di informazione per prevenire il tumore con stili di vita più salutari indicando il primo nemico da eliminare: le sigarette

Cancro al pancreas, il fumo è il principale fattore di rischio da eliminare

Il fumo aumenta del 70% il rischio di sviluppare un cancro al pancreas. L’allarme arriva dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), in questo periodo molto impegnata sul fronte della lotta contro questo tumore.

La nostra attenzione su questa patologia diventa altissima

ha spiegato Stefano Cascinu, presidente Aiom, aggiungendo:

per la prima volta abbiamo deciso di mobilitare gli specialisti, i medici di famiglia, le associazioni di pazienti e le istituzioni per creare una vera e propria alleanza contro questa neoplasia.

Il motivo di questo nuovo interesse arriva dalle previsioni riguardanti la malattia. Secondo le stime, infatti, entro la fine del 2013 saranno più di 12 mila i pazienti colpiti dal tumore al pancreas.

L’Aiom ha deciso di sensibilizzare i cittadini sul tema e spingerli ad adottare uno stile di vita salutare con la campagna “PanCrea: creiamo informazione”. L’iniziativa prevede un tour nazionale di 7 tappe in 7 diverse regioni, la cui partenza è fissata per il prossimo mese di gennaio. Gli eventi organizzati prevedono incontri pubblici con oncologi, medici di famiglia e associazioni di pazienti.

I pazienti non sono però gli unici destinatari della campagna, che si rivolge anche ai medici, sia di medicina generale, sia specialisti.

Solo loro

ha sottolineato Cascinu

conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione.

Anche Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) è d’accordo sull’importanza del coinvolgimento dei medici di famiglia, che possono “intervenire nei disturbi di minore entità relativi alle terapie” e nel caso in cui siano necessari “eventuali trattamenti palliativi”.

Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia

ha spiegato Cricelli

per indirizzare precocemente il paziente al centro di riferimento, distribuendo allo stesso tempo sul territorio il management delle persone in carico.

Il primo messaggio lanciato è proprio quello che riguarda il fumo: data l’associazione rilevata, le sigarette sono da considerare il principale fattore di rischio evitabile per allontanare questa forma di tumore.

Via | Agi
Foto | da Flickr di DucDigital

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