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Si può vivere senza milza? Le conseguenze e l’alimentazione consigliata

I consigli per affrontare una vita senza milza: attenzione alle infezioni, alimentazione leggera e piccoli accorgimenti.

Si può vivere senza milza? Le conseguenze e l’alimentazione consigliata

La milza è un organo interno dalla forma ovoidale situato vicino a stomaco e pancreas, esattamente sotto il diaframma, nella parte sinistra dell’addome.

Lunga 12 centimetri e larga 8, con uno spessore di 3 e un peso medio di 202 grammi nell’uomo e 168 nella donna, la milza è frequentemente considerata un organo non indispensabile alla vita umana: quando si subisce una splenectomia, l’asportazione chirurgica della milza a causa di traumi addominali oper tubercolosi o particolari tumori, sono il fegato e il midollo osseo a prenderne le funzionalità.

Ma si può vivere senza milza? Questa è una domanda molto frequente che ci si pone dopo la splenectomia, perché l’idea di mancare di un organo può essere logicamente un po’ disturbante.

Ebbene sì, si può vivere serenamente senza milza: basta seguire alcuni accorgimenti che riguardano in primis l’alimentazione e lo stile di vita, in modo da poter facilmente affrontare la fase post-operatoria. La stabilizzazione dell’organismo che deve riadattarsi alla nuova situazione degli organi interni passa proprio da alcune scelte che riguardano la funzionalità del corpo, come ad esempio la protezione dalle infezioni e il deposito del ferro assorbibile dal corpo (che verrà regolato dal fegato).

Senza milza, che è la produttrice principale dei globuli bianchi e si occupa anche di ripulire i globuli rossi invecchiati, si deve fare attenzione alla maggiore esposizione a patologie infettive, soprattutto se si viaggia molto in paesi esotici dove posso presentarsi malattie come la malaria o la dengue, già difficili in condizioni normali; questo perché nel corpo circolano meno globuli bianchi difensivi, la cui produzione viene regolata solo dal midollo osseo.

E’ consigliabile quindi sottoporsi con accuratezza a tutti i vaccini necessari, rispettando i richiami annuali, in modo da garantirsi maggiore copertura e protezione.

Oltre alla maggiore esposizione alle malattie infettive, si deve fare molta attenzione alla propria dieta in mancanza di milza: l’alimentazione consigliata è molto leggera, con pochi grassi e niente fritti. Vanno predilette le cotture light come al vapore e la parsimonia sui condimenti. E’ consigliabile anche eliminare del tutto o limitarsi a rarissimo consumo di alcol, per non affaticare ulteriormente il fegato.

Via | Hemato Vicenza

Foto | Flickr

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