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Imparare a dire di no

Il no come chiave di miglioramento personale.

Imparare a dire di no


Dire sempre di sì non ci renderà delle persone migliori. Ne è convinta la psicologa americana Susan Newman, autrice di The book of no: 250 ways to say it and mean it and stop people pleasing forever. Il rifiuto è una risposta che molto spesso non viene contemplata come meriterebbe. Eppure, proprio come il , il no rappresenta un’opzione, una scelta cruciale che determinerà quello che siamo, cosa facciamo, in che modo e con chi.

Se dire sempre di no indubbiamente è sintomo di chiusura al mondo ed alle opportunità di miglioramento personale e di nuove relazioni che ci offre la vita, accontentare sempre gli altri e seguire la corrente non ci porterà dove vogliamo, ci condurrà dove vanno gli altri o peggio dove gli altri vogliono portarci, il che come è facile intuire può serbare brutte sorprese in non pochi casi.

Per capire se siamo fin troppo consenzienti ed accomodanti, sarà sufficiente annotare per qualche giorno tutte le situazioni in cui ci ritroviamo nostro malgrado, i favori che ci portano via tempo che non abbiamo o che sottraiamo alle nostre priorità, i sorrisi falsi ed i “Sono d’accordo”, “Ok” che nascondono una certa insofferenza.

Fingere di trovare divertente una battuta offensiva, abbozzare un sì poco convinto per quieto vivere ci porterà a confermare il pensiero ed il modo di vivere degli altri, negando noi stessi e non è questo che vogliamo. Tiriamo fuori i nostri sì. Concediamo più spazio a quello che ci piace fare, alle persone che abbiamo davvero voglia di frequentare, vestiamoci dei nostri colori e delle nostre emozioni.

Se proprio ci troviamo costretti ad accettare qualcosa che non ci va giù, la via del compromesso è sempre la migliore soluzione per mediare tra le nostre esigenze e desideri e le richieste che ci vengono dagli altri. Ricordiamoci che se continueremo a dire sempre di sì, ad accettare passivamente che gli altri decidano per noi, non creeremo mai un nostro percorso e finiremo per smarrire la nostra identità, tradendo ciò che siamo. Cesare Pavese scriveva:

Chi non si ferma adesso, subito, non si ferma mai più. Quello che fai, lo farai sempre. Devi rompere una volta il destino. Devi uscire di strada, e lasciarti affondare nel tempo…

Foto | Flickr

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