Benessereblog Benessere Psicologia Psicologia della musica metal

Psicologia della musica metal

L’equazione tra musica metal e satanismo, droga, violenza, omicidi (e chi più ne ha, più ne metta) è stata ormai sottoscritta e consolidata dalla maggior parte dei mezzi di informazione. Finalmente però la scienza viene in soccorso di tutti noi metallari incalliti e si erge in nostra difesa!Numerosi studi scientifici hanno infatti dimostrato che, nonostante […]

Psicologia della musica metal

L’equazione tra musica metal e satanismo, droga, violenza, omicidi (e chi più ne ha, più ne metta) è stata ormai sottoscritta e consolidata dalla maggior parte dei mezzi di informazione. Finalmente però la scienza viene in soccorso di tutti noi metallari incalliti e si erge in nostra difesa!

Numerosi studi scientifici hanno infatti dimostrato che, nonostante la musica metal sia sempre stata accusata di scatenare depressione o rabbia, questo non vale (ma guarda un po’!) se l’ascoltatore in questione ama e sceglie consapevolmente questo tipo di musica.

Innanzitutto dimenticate lo stereotipo del ragazzone dallo sguardo un po’ inebetito che fa le corna al cielo ed emette suoni gutturali scarsamente comprensibili: gli studenti universitari amanti di questo genere musicale pare infatti che ottengano punteggi superiori alla media nei test per determinare il QI.

Lo stesso dicasi per i pregiudizi riguardanti il tasso di suicidi tra i metallari: una ricerca svolta su studenti con disordini psichiatrici, che erano anche ascoltatori abituali di hard rock e metal, ha dimostrato notevoli miglioramenti nell’umore dopo l’ascolto della loro musica preferita. Quindi, come sempre, la musica migliora il nostro stato d’animo, non si diventa certo depressi ascoltandola – neanche se è metal.

E per quanto riguarda un altro cavallo di battaglia dei detrattori di questo tipo di musica, ovvero l’uso di droghe? E’ stato dimostrato che ciò che realmente influisce sull’abuso di sostanze stupefacenti da parte degli adolescenti è l’ambiente nel quale vivono, soprattutto se si tratta di contesti difficili nei quali i genitori sono i primi a fare uso di droghe o alcool.

Una curiosità: sia le piante che i topi, sottoposti ad ascolto continuativo di questo genere musicale, non hanno reagito benissimo. Beh, magari, semplicemente, questo non era il loro genere preferito, no?

Via | Suite101

Foto | Flickr

Seguici anche sui canali social