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Il dilemma morale del sonnambulismo sessuale

Scopri qui le dinamiche del sonnambulismo sessuale, il disturbo del sonno anche conosciuto come 'sexsomnia'

Il dilemma morale del sonnambulismo sessuale

Quando si sentono storie che raccontano di violenze di natura sessuale dove il colpevole si giustifica dicendo di non ricordarsi nulla, in genere si tende a considerare l’amnesia in questione come una patetica scusa per cercare di non accollarsi le responsabilita’ del fatto.

E se invece il violentatore davvero non si ricordasse nulla perche’ soffre di sonnambulismo sessuale? Come la mettiamo? Pare infatti che questo disturbo del sonno esista davvero e che sia solo una variante sel sonnambulismo tradizionale, che colpisce all’incirca il 1-2% della popolazione.

Questo articolo pubblicato dallo Scientific American in merito dice che normalmente gli uomini tra i 13 e i 79 anni mentre dormono hanno erezioni all’incirca ogni ora e mezza, solitamente della durata di 25 minuti, che coincidono spesso con lo stadio REM. Si puo’ dire quindi che durante il sonno, i maschi passano quasi il 20% del tempo in uno stato di eccitazione sessuale.

Nella maggior parte dei casi pero’ la condizione di atonia in cui si trova il corpo durante il riposo, ed in particolare la paralisi muscolare tipica dello stadio REM, impedisce di mettere in pratica i pensieri erotici che sta probabilmente seguendo il cervello. In situazioni rare invece si verificano casi di sexsomnia, dove il soggetto affetto da questo disturbo non solo puo’ avere un rapporto completo senza rendersene conto ma, durante il sonno, puo’ anche andare in giro alla ricerca di un qualcuno con cui consumarlo.

Negli ultimi anni alcuni casi clamorosi di sonnambulismo sessuale hanno fatto intensificare la ricerca accademica a riguardo e i risultati hanno finora confermato che le persone piu’ colpite sono principalmente i maschi sotto i 35 anni gia’ affetti da sonnambulismo tradizionale. Cause scatenanti possono essere la troppa stanchezza, lo stress, il consumo di alcool o droghe, la carenza di sonno e la troppa attivita’ fisica immediatamente prima di dormire.

Gli atti di automatismo sessuale abbastanza innocui che si verificano normalmente nel sonno, come strusciate pelviche, accenni di masturbazione e dirty-talk, si possono trasformare per alcuni sexsomniacs in episodi di aggressione sessuale compiuti in una sorta di stato dissociativo. Pare inoltre che il comportamento inappropriato sia spesso diretto verso persone che i sonnambuli sessuali non troverebbero attraenti se fossero svegli.

Infine chi soffre di questo disturbo, nel caso di episodi di violenza sessuale, in seguito all’accaduto tende ad avere una reazione di confusione e non tenta di coprire il fatto perche’ non ha nessun ricordo di esso. Fino ad ora i casi di sexsomnia sono stati trattati efficacemente solo con dosi di sonniferi assunte prima di andare a letto.

Foto | Flickr

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