Benessereblog Salute Malattie Li Wenliang, non è morto il medico che in Cina aveva dato l’allarme per il Coronavirus

Li Wenliang, non è morto il medico che in Cina aveva dato l’allarme per il Coronavirus

Il medico che per primo aveva cercato di dare l’allarme sul Coronavirus non sarebbe morto.

Li Wenliang, non è morto il medico che in Cina aveva dato l’allarme per il Coronavirus

Nelle scorse ore è circolata una notizia che aveva lasciato l’amaro in bocca al mondo intero: Li Wenliang, il medico che per primo aveva dato l’allarme (o aveva tentato di farlo) in merito al nuovo Coronavirus, sarebbe morto a causa del contagio. Secondo i media il medico sarebbe infatti morto a causa della malattia che sta spaventando il mondo intero. L’annuncio era arrivato direttamente dal Global Times, il giornale di Pechino controllato dal Quotidiano del Popolo, che aveva fatto sapere:

È morto il dottor Li Wenliang, medico di Wuhan che aveva cercato di dare l’allarme all’inizio dell’epidemia, ma era stato redarguito dalla polizia.

Proprio negli ultimi minuti sarebbe però giunta una smentita. Secondo le fonti sembra infatti che il medico non sia affatto deceduto, ma sarebbe comunque in fin di vita. Il Global Times ha infatti pubblicato un aggiornamento, spiegando che il cuore del dottor Li avrebbe smesso di battere alle 21:30 (ora locale), e che gli è stato somministrato un trattamento di rianimazione. Il medico sarebbe attualmente in condizioni critiche.

Mentre attendiamo ulteriori aggiornamenti in merito alle sue condizioni, cerchiamo di comprendere chi è e come è diventato noto questo giovanissimo medico di soli 34 anni.

Chi è Li Wenliang, il medico che aveva lanciato l’allarme sul Coronavirus

Li Wenliang è il medico che, insieme ad alcuni suoi colleghi, aveva identificato per la prima volta la polmonite misteriosa, ipotizzando che potesse trattarsi di un nuovo caso di Sars.

Il dottore trentaquattrenne, specialista di oftalmologia, aveva aveva dunque condiviso i suoi timori attraverso il suo smartphone, e lo screenshot di un suo post aveva ben presto iniziato a circolare, attirando l’attenzione della censura cinese, che lo ha ammonito per aver divulgato tali notizie, ed hanno oscurato la chat online in cui il medico si confrontava sull’argomento con i suoi colleghi.

Il dottor Li è stato dunque costretto a una breve detenzione, a un interrogatorio e a un processo. Solo in seguito il tribunale ha stabilito che Wenliang non aveva inventato alcuna notizia, ma che aveva comunque commesso un errore, poiché il virus nato in Cina non è quello della Sars, ma un nuovo coronavirus.

Purtroppo lo stesso medico che aveva dunque cercato di lanciare l’allarme era stato contagiato dalla stessa malattia, trasmessagli da un paziente.

via | BBC
Foto da Facebook

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