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Influenza, cosa prendere

Quale terapia e rimedi naturali utilizzare in caso di influenza? Come farla guarire più velocemente?

Influenza, cosa prendere

Influenza, cosa prendere per guarire velocemente? Che terapia e rimedi naturali utilizzare? Dei sintomi dell’influenza 2019 abbiamo già parlato, oggi ci concentreremo sulla cura. Tuttavia prima di vedere farmaci e rimedi, bisogna ricordarsi di una cosa: l’influenza è una malattia virale, quindi di base non c’è una terapia specifica per contrastare il virus (gli antivirali vengono riservati solo per le forme gravi). Il discorso è che il virus farà comunque il suo decorso, questo è un fattore di cui non si può velocizzare la guarigione. Quello che si fa con la terapia, invece, è alleviare i sintomi man mano che si presentano e cercare di evitare le pericolose complicanze dell’influenza.

Influenza: terapia tradizionale

La terapia classica dell’influenza si basa sull’assunzione di farmaci che mitighino i sintomi che si presentano. Prima di decidere arbitrariamente di prendere uno o più farmaci, però, conviene sempre consultare il proprio medico di base. Ecco le classi di farmaci che si usano di più durante l’influenza:

  • antipiretici: utilizzati per ridurre la febbre
  • antidolorifici: solitamente usati per diminuire i dolori muscolari e il mal di testa
  • antiemetici: usati in caso di nausea e vomito
  • antidiarroici: qui si va da fermenti lattici a farmaci addensanti per le feci in caso di presenza di diarrea
  • antitussigeni: in questo caso il medico potrebbe prescrivervi o dei sedativi della tosse in caso di tosse secca o dei mucolitici in caso di tosse grassa
  • antistaminici: usati quando si ha una forte rinite
  • antivirali: usati solamente dietro controllo medico nei casi più gravi o in presenza di particolari ceppi virali dell’influenza

Come noterete, mancano gli antibiotici in questo elenco. Questo perché l’influenza è una malattia virale, mentre gli antibiotici curano le malattie batteriche. L’unico caso in cui ha senso utilizzare gli antibiotici è quando è presente una sovrinfezione batterica, quindi febbre che persiste elevata per parecchi giorni, espettorazione di muco dall’aspetto purulento o difficoltà a respirare. Un altro caso in cui potrebbero essere prescritti è quando il medico valuta che, a causa di altre malattie presenti, ci possa essere un fondato rischio di complicanze batteriche.

Capitolo a parte spetta al vaccino influenzale: non serve a curare l’influenza, ma a ridurre i rischi di contrarre il virus o la malattia o, quanto meno, di mitigare i sintomi.

Influenza: rimedi naturali

Partiamo con i rimedi della nonna per combattere l’influenza:

  • stare al caldo sotto le coperte e sudare
  • bere del brodo di pollo
  • suffumigi: respirare vapori caldi da una pentola colma di acqua calda (senza scottarsi), in cui possono essere disciolti oli e essenze balsamiche (pino mugo, eucalipto o menta piperita)
  • gargarismi con acqua salata: aiuta a sciogliere il catarro
  • mangiare frutta e verdura, ricche di vitamina e sali minerali

Questi sono, invece, alcuni rimedi naturali che aiutano a contrastare l’influenza:

  • cipolla: attività antisettica e antitussigena
  • aglio: attività antisettica e antitussigena
  • miele: fluidifica il catarro, calma la tosse e protegge le mucose
  • timo: sotto forma di olio essenziale o timo essicato disciolto in un bagno caldo aiuta contro i dolori articolari
  • abete bianco: l’unguento stimola le difese immunitarie
  • echinacea: stimola le difese immunitarie
  • propoli: azione antisettica e antinfiammatoria

Altri rimedi naturali che vengono usati sono zenzero, rosa canina, liquirizia, malva, anice o olmo rosso.

Influenza: riposo a casa

Quello che in realtà bisognerebbe fare in caso di influenza è stare a casa a riposo aspettando che il virus faccia il suo decorso. Quello che, invece, facciamo solitamente è imbottirci di farmaci per risolvere i sintomi e poter subito tornare al lavoro. Il problema è che, così facendo, ci esponiamo non solo al rischio di ricadute, ma anche di complicanze gravi come la polmonite. Ostinarsi a voler lavorare o uscire quando si è febbricitanti o si ha la tosse da influenza comporta diverse cose:

  • continuiamo a contribuire alla diffusione del virus contagiando le altre persone
  • mettiamo a dura prova il corpo già infiacchito dalla malattia
  • favoriamo l’insorgenza di infezioni batteriche secondarie che complicano l’influenza in quanto i batteri approfittano dello stato di debolezza dell’organismo
  • rischiamo di sviluppare complicanze secondarie come la polmonite (o peggio) che poi ci terranno a casa per mesi

Foto | Pixabay

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