Sindrome di Meige: cos’è e quali sono in sintomi
La sindrome di Meige è una rara malattia neurologica che colpisce i muscoli della faccia.
La sindrome di Meige è un raro disturbo neurologico che comporta forti contrazioni involontarie dei muscoli della mandibola, della lingua e della zona intorno agli occhi, come le palpebre. La sindrome di Meige è definita come una distonia cranica, ovvero una difficoltà motoria involontaria caratterizzata da spasmi e posture innaturali dei muscoli del cranio. Le distonie craniche si accompagnano molto spesso con distonie localizzate in altre aree del corpo come gli arti inferiori, l’addome e il pube.
La sindrome di Meige prende il nome dal medico francese Henry Meige che la descrisse dettagliatamente nel 1910. Viene anche chiamata Sindrome di Brueghel o distonia cranica segmentale. Le cause della malattia sono ignote e spesso si accompagna a blefarospasmo e distonia oromandibolare. Il blefarospasmo è una distonia focale che si presenta con la chiusura persistente e involontaria delle palpebre e può di fatto causare una cecità funzionale.
La distonia oromandibolare si manifesta con contrazioni involontarie della mascella e della lingua che possono provocare spostamenti della mandibola, diminuzione del tono muscolare facciale, problemi nella deglutizione e nella respirazione. Sebbene le cause esatte della sindrome di Meige siano sconosciute, la malattia dipende da un malfunzionamento di una regione del cervello deputata al controllo della postura e del movimento. La sindrome colpisce infatti i gangli della base, ma il meccanismo esatto rimane ancora da scoprire.
Spesso la sindrome di Meige si accompagna a discinesia tardiva, malattia di Wilson e morbo di Parkinson. La malattia viene curata secondo i sintomi specifici del paziente e viene spesso trattata con iniezioni di Botulino che bloccano gli spasmi muscolari. In alcuni casi è previsto un trattamento farmacologico per tenere sotto controllo i sintomi e vengono utilizzati farmaci anticolinergici, antiepilettici o antispastici.