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Prostatite, sintomi e cure

La prostatite è un'infiammazione della ghiandola prostatica che colpisce all'incirca il 30-50% degli uomini sessualmente attivi: sintomi e cure.

Prostatite, sintomi e cure

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La prostatite è un’infiammazione della prostata la cui sintomatologia include conseguenze sessuali e non. Le sue cause sono in parte riconducibili al tipo di batterio che l’ha provocata e si può curare senza particolari problemi affidandosi ad un medico specializzato. Tuttavia, si tratta di una patologia che comporta non pochi dubbi. Ad esempio, come si fa a capire se si ha la prostatite? E che problemi dà? Approfondiamone tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Cos’è la prostata

Prima di addentrarci nell’argomento, utile è capire cos’è e come funziona la prostata. Tale ghiandola fa parte del sistema riproduttivo maschile insieme a pene, vescicole seminali e testicoli. La prostata, in particolare, è posta appena sotto la vescica e davanti al retto. Le sue dimensioni sono contenute – all’incirca la grandezza di una noce – e la sua funzione principale è la produzione della componente liquida dello sperma. E’ quindi fondamentale per la fertilità maschile.

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Cos’è la prostatite

Come abbiamo anticipato, è l’infiammazione della prostata. Acuta o cronica, interessa in maniera maggiore gli uomini sotto i cinquant’anni di età in una percentuale compresa tra il 30 ed il 50% degli uomini sessualmente attivi. Oltre a poter essere causata da un’infezione da Escherichia coli, può essere una conseguenza delle malattie sessualmente trasmissibili.

Tipi di prostatite

Ne esistono 4 tipi diversi:

  • prostatite cronica o sindrome del dolore pelvico cronico
  • prostatite batterica acuta
  • prostatite batterica cronica
  • prostatite infiammatoria asintomatica

Nel caso di prostatite non batterica, l’ingresso di urina nella prostata può essere una causa. In questo caso, a provocare l’infiammazione è il contatto dei componenti chimici dell’urina con il tessuto prostatico. Passiamo a sintomi e cure per trattare tale patologia.

Cause della prostatite

Le cause della prostatite dipendono dal tipo e dall’agente infettivo che ha causato l’infezione nella prostata. Ad esempio possono essere di origine batterica nei due casi che portano questo nome, mentre per le altre due forme sono al vaglio molte ipotesi, tra le quali le responsabilità di un microrganismo non batterico. Un virus o un’infezione fungina possono anche causare prostatite.

Fattori di rischio

Alcuni soggetti hanno una maggiore probabilità di sviluppare una prostatite. Si tratta di uomini affetti da un’ipertrofia della prostata, da stenosi uretrale e da malattie sessualmente trasmesse da particolari batteri.

Posso aumentare la probabilità di sviluppare tale infiammazione anche la presenza di carica batterica infettante nella bassa via urinaria non trattata, o della quale si è ignari, e l’uso prolungato di catetere uretrale. Influiscono infine:

  • Età (fino ai 50 anni)
  • Una pregressa prostatite
  • Un’infezione da HIV o AIDS
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Sintomi della prostatite

I sintomi della prostatite differiscono per tipologia e sono assenti nella forma appunto detta asintomatica. In via generale si esplicano con difficoltà nella minzione, bruciori, iperpiressia e/o a fastidio o dolore perineale (anale, perineale, penieno-uretrale). Ma ogni tipologia è contraddistinta da sintomatologia specifica.

Nel caso di prostatite cronica o sindrome del dolore pelvico cronico i sintomi da riconoscere subito sono dolore e fastidio localizzati nella zona ano-genitale, ma anche nella zona lombare della schiena e nel basso addome frontale. I sintomi possono colpire anche la minzione, con dolori, aumento della frequenza e diminuzione della quantità di urina.

Se si è affetti da prostatite batterica acuta, i sintomi di tale forma di origine batterica compaiono all’improvviso e sono acuti, in genere dolorosi e richiedono un immediato intervento medico. Oltre ai sintomi già presenti nella sindrome del dolore pelvico cronico, si possono presentare febbre, brividi, nausea e vomito, sempre accompagnati da dolori genitali e alterazioni della minzione.

Prostatite batterica cronica: i sintomi sono gli stessi della forma acuta, sebbene meno intensi e più prolungati. Possono essere presenti sintomi come dolore e bruciore durante l’eiaculazione e blocco urinario.

Diagnosi prostatite

Le conseguenze che tale patologia comporta possono essere collegate anche ad altri disturbi. Per tale motivo può essere utile rivolgersi ad un urologo. Quest’ultimo, a seguito di esame fisico, di valutazione dei sintomi e dell’analisi della storia medica e familiare del paziente, giungerà ad una diagnosi certa. Tra gli esami utili a questa rientrano, o possono rientrare, così come riportato sul sito dell’Humanitas:

  • Ecografia vescico-prostatica
  • Esame fisico generale
  • Esame delle urine, del secreto prostatico, del liquido seminale
  • Visita urologica con esplorazione digito-rettale finalizzata alla palpazione della prostata

Cura della prostatite

Come guarire da una prostatite? Essendo i tipi di prostatite diversi tra loro, anche le possibili cure si differenziano in base alla natura degli stessi. In via generale, in caso di prostatite abatterica e di sindrome cronica dolorosa del pavimento pelvico i trattamenti possono comprendere farmaci alfa-bloccanti che possono regalare sollievo in caso di sintomi urinari. Inoltre si può ricorrere a:

  • Farmaci anti-infiammatori
  • Bagni caldi
  • Agevolazione del drenaggio della prostata e rilassamento muscolare tramite l’eiaculazione
  • Infiltrazioni dei nervi pudendi o della prostata

La prostatite batterica cronica e quella acuta si possono curare con l’assunzione di antibiotici. Nel caso di prostatite acuta può rivelarsi più efficace ricorrere alla somministrazione per via endovenosa da effettuare in ospedale. La cura antibiotica dura dalle 4 alle 6 settimane, ma può estendersi anche per un periodo più lungo. Utili si rivelano anche modifiche alla propria alimentazione e l’assunzione di integratori.

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Cosa non fare con la prostatite?

Altrettanto importante è condurre uno stile di vita sano e attivo. Eliminate il fumo di sigaretta e praticate regolare attività fisica, soprattutto se svolgete un lavoro sedentario. Non tutto il movimento è consentito: da evitare sono tutti quegli sport potenzialmente traumatici per la prostata: stiamo parlando di bicicletta, equitazione e di attività che possono causare una contrattura della muscolatura pelvica e perineale. Per tale motivo bisognerebbe cercare di evitare sia la pratica del coito interrotto che il ritardamento volontario dell’eiaculazione. Attenzione anche se si è soliti andare in motocicletta. Anche in questo caso bisognerebbe evitarlo. C’è chi si chiede se la prostatite passa da sola. Non per tutte è vero, ma quella infiammatoria asintomatica non richiede trattamento in quanto regredisce autonomamente.

Prostatite e alimentazione

Abbiamo visto come utili nella cura della prostatite possano essere modifiche alla propria alimentazione. Ma cosa mangiare e come sfruttare i cibi che portiamo ogni giorno in tavola a vantaggio della nostra salute in questo caso?

  • Innanzitutto, bisogna aumentare l’assunzione dei liquidi, e nello specifico bere molta acqua, che aiuta ad urinare di più e a eliminare i batteri dalla vescica. Cercate di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno
  • Limitare alcol, caffeina e cibi piccanti o acidi, che possono irritare la vescica
  • Preferire alimenti ricchi di vitamine, minerali e fibra come verdura e frutta, cereali integrali e legumi, pesce
  • Ridurre i cibi contenenti grassi animali (grassi saturi). Da preferire sono i grassi di tipo insaturo (ma con moderazione) presenti nei vegetali e nel pesce, in particolar modo gli omega 3

Prevenzione e complicazioni della prostatite

Una regolare attività sessuale e l’esclusione di quelle attività che possono causare traumi perineali rientrano tra le operazioni che si possono eseguire in tema di prevenzione. La prostatite è pericolosa solo se non curata o non trattata tempestivamente. In tali casi – in presenza di prostatite acuta o cronica – possono verificarsi infezioni batteriche del sangue, epididimite, ascesso prostatico. Complicazioni a livello psicologico e sintomi sessuali possono verificarsi, invece, in caso della tipologia cronica/dolore pelvico cronico. Si tratta di ansia o depressione, ma anche di disfunzione sessuale o cambiamenti nello sperma che possono causare infertilità maschile.

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