Benessereblog Salute La polmonite da pneumococco: i fattori di rischio e la prevenzione

La polmonite da pneumococco: i fattori di rischio e la prevenzione

E' una delle complicanze più gravi dell'influenza, ma in pochi sanno davvero di cosa si tratta. Ecco chi corre più rischi e come può difendersi

La polmonite da pneumococco: i fattori di rischio e la prevenzione

Lo pneumococco (nome scientifico: Streptococcus pneumoniae) è la principale causa della polmonite a qualsiasi età. Questa patologia infettiva delle vie respiratorie può infatti essere causata da diversi virus e batteri – ad esempio dall’Haemophilus influentiae, dal Mycoplasma pneumoniae e dalla Legionella pneumophila – ma lo pneumococco resta in assoluto il microbo più spesso responsabile del problema, tanto che nei paesi occidentali il 30-50% delle polmoniti acquisite dagli adulti in comunità è attribuibile a questo batterio.

Il microbo è normalmente presente nel naso-faringe, dove rimane nella maggior parte dei casi senza creare problemi. In alcuni casi può però espandersi verso i polmoni o altri organi, causando patologie anche gravi. Questa evenienza è più frequente nei bambini prima dei 5 anni di età e negli adulti dopo i 50 anni, ma mentre nei primi causa soprattutto meningiti e otiti, nei secondi, in particolare negli anziani, porta soprattutto a polmonite.

Il primo fra i fattori di rischio per la polmonite da pneumococco è quindi l’età. Infatti l’invecchiamento anagrafico può essere associato alla riduzione della funzionalità delle difese immunitarie (fenomeno noto come immunosenescenza) e all’aumento dell’incidenza di patologie croniche che possono a loro volta compromettere il buon funzionamento del sistema immunitario. Fra gli altri possibili fattori di rischio sono incluse patologie e farmaci che possono indebolire le difese immunitarie.

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Fra le persone più a rischio di polmonite da pneumococco sono incluse le persone che soffrono di:

  • patologie croniche che indeboliscono i meccanismi di difesa, come le broncopneumopatie croniche ostruttive (Bpco) e l’asma
  • diabete mellito
  • cardiopatie croniche
  • insufficienza renale cronica e sindrome nefrosica
  • cirrosi epatica
  • epatopatie croniche da alcolismo
  • asplenia anatomica o funzionale
  • anemia falciforme e talassemia
  • fistole liquorali
  • infezione da HIV
  • immunodeficienze congenite o acquisite
  • immunosoppressione da farmaci
  • neoplasie diffuse
  • leucemie
  • linfomi
  • mieloma multiplo

Corrono inoltre un maggior rischio di contrarre una polmonite da pneumococco i fumatori, i portatori di impianto cocleare e chi ha affrontato un trapianto d’organo

” title=”Chi è più a rischio polmonite da pneumococco?”]

Fortunatamente esistono armi di prevenzione efficaci per evitare che lo pneumococco infetti i polmoni causando una polmonite. In particolare, esiste anche un vaccino contro lo Streptococcus pneumoniae, che eventualmente può essere associato al vaccino contro l’influenza, patologia che ha fra le sue complicanze più gravi proprio la polmonite.

Il nostro consiglio è di consultarvi con il vostro medico sulla possibilità di sottoporsi a queste vaccinazioni.

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La polmonite pneumococcica batteriemica è una forma di polmonite da pneumococco in cui l’infezione si estende al sangue. Si tratta del problema corrispondente all’80% delle patologie gravi causate dallo pneumococco negli adulti, e può avere conseguenze anche su altri tessuti oltre a quelli polmonari.

” title=”Cos’è la polmonite pneumococcica batteriemica?”]

Via | Comunicato stampa

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