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Sonno a rischio per gli adolescenti che usano troppo il tablet

Nuove conferme in merito al rischio che gli ormai comunissimi dispositivi tecnologici possano mettere a rischio la qualità del sonno. Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.

Sonno a rischio per gli adolescenti che usano troppo il tablet

Gli adolescenti che trascorrono troppo tempo di fronte a Pc, smartphone, tablet e quant’altro, rischiano di vedere compromessa la qualità del proprio sonno, secondo quanto emerge da una nuova ricerca condotta dai membri della Uni Research Health. La ricerca in questione sugerisce che gli adolescenti che trascorrono un maggior periodo di tempo a guardare la TV, ascoltare il lettore Mp3, usare tablet o smartphone e giocare con i videogiochi durante la giornata, avrebbero, in generale, bisogno di più tempo per riuscire ad addormentarsi, e la qualità del loro riposo sarebbe inferiore rispetto a quella di coloro che invece utilizzano meno tali dispositivi tecnologici.

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno preso in esame un campione di 10.000 adolescenti di età compresa fra i 16 e i 19 anni, i quali sono stati interrogati in merito alla quantità di tempo trascorsa, durante la giornata, ad utilizzare dispositivi tecnologici (in particolar modo PC, tablet, smartphone, Lettore mp3, videogiochi e Tv), ed in merito alla qualità e quantità del loro sonno.

Ebbene, stando a quanto emerso, sembra che coloro che trascorrevano più di quattro ore al giorno di fronte allo schermo, avrebbero visto aumentare del 49% il rischio di impiegare più di un’ora per andare a dormire, condizione normalmente definita come ‘tempo di latenza del sonno‘. Come se ciò non bastasse, maggiore era il tempo trascorso di fronte a pc, tablet e quant’altro, minore era la qualità del sonno per gli adolescenti coinvolti nello studio.

Coloro che avevano trascorso più di due ore a mandare e-mail o a chattare online, avrebbero corso maggiori probabilità di dormire meno di cinque ore, e l’ormai dilagante tendenza al “multitasking” non farebbe che aumentare significativamente l’entità del problema.

Mari Hysing, membro della Uni Health Research ha avanzato l’ipotesi che, oltre a distrarre in maniera non indifferente, se utilizzati nelle ore che precedono il momento di andare a dormire, i dispositivi tecnologici possono rovinare il nostro sonno per via della luce emessa, luce che può appunto interferire con gli importantissimi ritmi circadiani.

I risultati

concludono gli autori della ricerca

confermano le raccomandazioni che invitano a limitare l’utilizzo dei media in generale.

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via | DailyMail

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