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Suicidio, i perfezionisti corrono più rischi?

La tendenza ad essere perfezionisti potrebbe essere collegata ad un maggior rischio di suicidio?

Suicidio, i perfezionisti corrono più rischi?

Essere perfezionisti nasconde in realtà un rischio maggiore di suicidio. Sarebbe questo quanto emerso da una nuova ricerca condotta dai membri della York University, secondo cui voler sempre essere “i migliori” non fa affatto bene alla salute mentale, tanto che i cosiddetti “perfezionisti” correrebbero anche maggiori rischi di andare incontro al suicidio. Se è vero che i perfezionisti tendono da una parte a vantarsi di essere cuoche, insegnanti, avvocati e mamme perfette, è altrettanto vero che, dal punto di vista di uno psicologo, un simile comportamento potrebbe in realtà rappresentare un problema da tenere sotto controllo.

In realtà, i perfezionisti sarebbero infatti spesso così infelici, e si sentirebbero talmente privi di speranza, da arrivare a sviluppare disturbi alimentari, autolesionismo o, nel più estremo dei casi, arrivare al suicidio.

Del resto, è chiaro che voler sempre essere i migliori in tutto comporta un carico di aspettative nei propri confronti a dir poco notevole, e com’è ovvio, non sempre si riesce a soddisfare queste aspettative.

Il nuovo studio dalla York University scava più in profondità il legame che intercorre fra perfezionismo e autolesionismo, e scopre che questo particolare tratto della personalità può rappresentare in effetti un fattore di rischio per il suicidio più importante di quanto potessimo pensare. “Il perfezionismo contribuisce a comportamenti suicidi“, confermano gli autori della ricerca.

Per giungere a tale conclusione, gli autori dello studio hanno esaminato i dati dei più recenti studi riguardanti il suicidio e le tendenze al perfezionismo da parte dei soggetti. Dalle analisi sarebbe emerso che le categorie a maggior rischio di perfezionismo, e quindi di suicidio, sarebbero quelle dei medici, degli avvocati, degli architetti, e di coloro che ricoprono ruoli di leadership, le cui occupazioni richiedono dunque una grande precisione.

“Riassumendo i dati, si dimostrando legami coerenti tra perfezionismo e depressione. – ha spiegato il dottor Gordon Flett- I perfezionisti tendono a provare disperazione, dolore psicologico, lo stress della vita, e presentano una forma di perfezionismo emotivo che limita la volontà di rivelare i propri impulsi e le intenzioni suicide”.

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via | Medicaldaily.com

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