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Il declino mentale preannuncia il rischio di ictus?

La perdita di memoria negli anziani potrebbe predire il rischio di ictus? Ecco cosa emerge da una nuova ricerca.

Il declino mentale preannuncia il rischio di ictus?

Oltre a predire il rischio di morbo di Alzheimer, i problemi di memoria potrebbero predire anche l’eventuale rischio di ictus. A renderlo noto sarebbero stati i membri del Rush University Medical Center di Chicago, i quali hanno scoperto che proprio il declino mentale potrebbe predire l’aumento del rischio di ictus. Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno coinvolto nella loro ricerca un campione di ben 7.200 americani sopra i 65 anni, e ne hanno analizzato la memoria a breve e lungo termine, attenzione, consapevolezza, e altre funzioni mentali.

“Una funzione cognitiva bassa è generalmente associata a cattive condizioni di salute neurologica. – ha spiegato Kumar Rajan, autore principale dello studio e assistente professore di medicina interna presso il Rush University Medical Center – Il peggioramento della salute neurologica può portare a diversi problemi di salute, e l’ictus potrebbe essere uno di questi“.

I partecipanti alla ricerca sono stati analizzati per tre anni, durante i quali sono stati assegnati loro diversi test, in base ai quali sarebbe emerso che i partecipanti con i punteggi più bassi correvano il 61% di rischio in più di avere un ictus.

Gli autori della ricerca avrebbero inoltre scoperto che le funzioni mentali sarebbero diminuite due volte più velocemente prima di un ictus, aumentando ulteriormente anche il rischio di morte. Dal canto loro, gli esperti sottolineano che anche se altri studi precedenti avevano già esaminato il fenomeno del declino mentale dopo un ictus, nessuno di questi aveva ancora analizzato l’effetto contrario, ovvero il rischio di ictus in seguito ad un progressivo declino mentale.

Analizzando le capacità cognitive dei pazienti, i medici potrebbero dunque essere in grado di identificare i soggetti che corrono un maggiore rischio di ictus, e prevenirlo.

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via | Medicaldaily.com

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