Benessereblog Benessere Psicologia Smettere di fumare è più facile se si tiene la mente impegnata

Smettere di fumare è più facile se si tiene la mente impegnata

Smettere di fumare è difficile? Una ricerca spiega come fare!

Smettere di fumare è più facile se si tiene la mente impegnata

Smettere di fumare è oggettivamente difficile. Per una persona che afferma con (giustissimo) orgoglio di essere riuscita a smettere dalla sera alla mattina, ne esistono altre 1000 che nonostante ci provino, non riescono proprio a dire addio alla sigaretta. In molti casi si tratta senza alcun dubbio di incoscienza, o di quella odiosa tendenza a credere che “le cose brutte possono accadere solo agli altri”. C’è chi afferma di poter smettere di fumare quando vuole (… solo che per il momento non intende farlo), e c’e chi giura di fumare pochissimo … solo 10 sigarette al giorno (più che sufficienti per provocare serissimi danni alla salute, a lungo andare).

La verità è che il fumo è qualcosa che crea enorme dipendenza, una dipendenza sia fisica che psicologica, e per riuscire a “smettere” ci vuole molta, moltissima forza di volontà. Senza questa, a nulla servono agopuntura, libri, immagini shock sui pacchetti delle sigarette, ipnosi, aiuti psicologici, sigarette elettroniche, chi più ne ha più ne metta.

Detto questo, un nuovo studio pubblicato sulle pagine della rivista PLoS ONE avrebbe fatto emergere un dato abbastanza incoraggiante: per riuscire a smettere di fumare è necessario tenere impegnata la mente. Secondo quanto riportato dai membri del Dipartimento di Psicologia della Stony Brook University sembra che svolgere delle attività costruttive possa in effetti attenuare il desiderio di nicotina. Per giungere a tale conclusione, gli esperti avrebbero analizzato i dati rilevati da una risonanza magnetica funzionale (fMRI), che ha misurato l’attività cerebrale di un campione di volontari, chiamati a svolgere (in astinenza da nicotina ed insieme ai propri partner) delle attività di espansione, delle attività emozionanti, e delle attività di non-espansione (non costruttive).

Mediante la fMRI sarebbero stati rilevati i cambiamenti nel flusso sanguigno mentre i partecipanti erano impegnati nelle varie attività. Ebbene, secondo quanto emerso, le attività intriganti (di espansione), come gli hobby, giochi di intelligenza, la realizzazione di puzzle e così via, avrebbero attivato la “regione di ricompensa del cervello”, che è normalmente associata a comportamenti di dipendenza.

“Il nostro studio – spiega Arthur Aron, professore di ricerca del Dipartimento di Psicologia presso la Stony Brook University – rivela per la prima volta utilizzando l’imaging cerebrale che impegnarsi in un’attività eccitante o in ciò che noi chiamiamo attività di auto-espansione, come fare puzzle, giochi o hobby insieme al proprio partner, sembra ridurre il desiderio di nicotina”.

Non rimane a questo punto che svolgere questo tipo di attività, per riuscire finalmente a dire “addio” all’odiosissima e dannosissima sigaretta e migliorare davvero la vostra vita.

    Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.

via | La Stampa, Indiatimes.com

Seguici anche sui canali social