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Ponti di primavera, il 25 aprile e il 1° maggio la linea è a rischio

Picnic e grigliate potrebbero far accumulare addirittura 2 chili in 3 giorni. Se limitarsi è la strategia migliore per evitare le conseguenze delle abbuffate, l'attività fisica aiuta a smaltire gli eccessi. I consigli di un esperto di nutrizione

Ponti di primavera, il 25 aprile e il 1° maggio la linea è a rischio

Finalmente è arrivato il 25 aprile e, con lui, la possibilità di sfruttare il primo ponte di primavera. Anche quest’anno sia questa festività, sia l’imminente 1° maggio saranno l’occasione, tra picnic e grigliate con gli amici, per abbandonarsi a qualche peccato di gola. Attenzione, però, ai rischi per la linea: le concessioni culinarie potrebbero costare ai più golosi 2 chili in più in soli tre giorni.

Si ingrasserà più che a Pasqua

avverte Emanuele De Nobili, esperto di nutrizione e direttore sanitario della beauty farm Villa Eden Leading Health Spa di Merano (Bolzano).

Essendo in ferie per più giorni consecutivi

spiega l’esperto

si tende a rilassarsi e ad abbandonarsi senza freni ai piaceri della tavola e della convivialità.

Sarà facile che cibi molto sostanziosi e ricchi di grassi e sali – come gli insaccati, i formaggi, pane e simili e la carne alla griglia – vadano a riempire i piatti sia a pranzo che a cena, favorendo l’accumulo di qualche chilo di troppo.

Il rischio di ingrassare aumenta se a questo tipo di alimentazione si associa un consumo eccessivo di alcolici

avverte De Nobili, secondo cui ad essere più a rischio sono

le persone che conducono normalmente una vita sedentaria, in quanto hanno di base una maggiore propensione ad accumulare grassi rispetto a quelle normopeso o atletiche che, una volta finito il ponte, ritornano al loro normale stile di vita e quindi alla loro ora quotidiana di attività fisica.

I consigli dell’esperto

Chiaramente il modo migliore per evitare questo effetto collaterale dei ponti primaverili è evitare di esagerare sia a pranzo che a cena. Come consiglia l’esperto

se proprio bisogna concedersi qualche eccezione, è meglio farlo a pranzo, in quanto nell’arco della giornata è più facile smaltire le calorie prese in eccesso facendo magari una passeggiata, una corsetta o un giro in bici. Al contrario invece della sera quando, dopo cena, si ha l’abitudine di guardare la tv o mettersi sul divano, per cui tutte le calorie in eccesso vengono incamerate sotto forma di grasso.

Se, però, si è già alle prese con le conseguenze delle abbuffate

è consigliabile fare tanto esercizio fisico. La cosa più facile è l’attività all’aria aperta: 40 minuti di camminata o mezz’oretta di corsa al giorno, preferibilmente al mattino prima della colazione, sarebbero già sufficienti per smaltire la ciccia accumulata. In alternativa vanno benissimo gli esercizi in palestra: in particolare è consigliabile utilizzare i pesi anche per aumentare la massa magra, cioè quella metabolicamente attiva e che, quindi, permette di bruciare più calorie senza l’antiestetico deposito di adipe a livello addominale o, nelle donne, anche a livello dei fianchi.

Per quanto riguarda, invece, l’alimentazione, De Nobili consiglia un regime alimentare basato sul controllo glicemico.

Si tratta di una dieta che prevede una buona colazione, un pranzo con della verdura fresca di stagione seguita magari da un piatto di pasta, meglio se integrale, e, alla sera, sempre delle verdure, questa volta cotte, accompagnate da poche proteine, possibilmente del pesce, magari cotto al forno o ai ferri. Il tutto limitando il sale ed eliminando gli alcolici.

Via | Comunicato stampa

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