Benessereblog Salute Corpo Svelato il segreto dell’olio d’oliva, ecco come protegge dall’Alzheimer

Svelato il segreto dell’olio d’oliva, ecco come protegge dall’Alzheimer

Svelati i meccanismi protettivi dell'olio d'oliva contro l'Alzheimer: l'oleocantale presente nell'extravergine aiuta a rimuovere la proteina dannosa

Svelato il segreto dell’olio d’oliva, ecco come protegge dall’Alzheimer

Svelato l’ingrediente segreto che consente all’olio d’oliva di proteggere il cervello dalla malattia di Alzheimer. Si tratta dell’oleocantale, un composto fenolico presente nell’extravergine e che, secondo uno studio pubblicato sulla rivista ACS Chemical Neuroscience da Amal Kaddoumi e colleghi del College of Pharmacy dell’Università della Louisiana di Monroe (Stati Uniti), aiuta letteralmente a spazzar via le proteine che, accumulandosi nel tessuto cerebrale, portano allo sviluppo di questa patologia neurodegenerativa.

La scoperta è inattesa. Come hanno sottolineato gli stessi autori dello studio, fino ad oggi le proprietà benefiche dell’olio extravergine sono state associate all’elevata concentrazione di grassi monoinsaturi che lo caratterizza. In realtà, almeno per quanto riguarda l’Alzheimer la molecola da ringraziare è proprio l’oleocantale, che aumenta la produzione di due proteine (in particolare, P-gp e LRP1), note per svolgere un importante ruolo nel trasporto verso l’esterno del cervello della cosiddetta beta-amiloide, riducendone l’accumulo che è attualmente ritenuto responsabile dello sviluppo dell’Alzheimer.

Gli esperimenti che hanno portato a questa conclusione sono stati condotti su topi e colture di cellule cerebrali murine. Ne è emerso che sia nel cervello, sia nelle cellule nervose coltivate in laboratorio l’oleocantale stimola la produzione di queste proteine e di questi enzimi.

Sulla base di questi risultati gli autori hanno concluso che

l’oleocantale derivante dall’olio extravergine d’oliva associato al consumo di una Dieta Mediterranea è potenzialmente in grado di ridurre il rischio di malattia d’Alzheimer o di demenze neurodegenerative ad essa correlabili.

Via | EurekAlert!
Foto | da Flickr di You As A Machine

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