Benessereblog Alimentazione Perché ingrassiamo durante le feste

Perché ingrassiamo durante le feste

Vi siete mai posti il problema? Sicuramente sì, anche se normalmente solo a Gennaio, quando si rende impellente rinnovare l’abbonamento in palestra. Sembrano più che ovvie le ragioni per cui tendiamo a mettere su peso durante le feste, ma non dipende solo dal cibo, che mangiamo in quantità maggiore ma che è anche mediamente più […]

Perché ingrassiamo durante le feste

Vi siete mai posti il problema? Sicuramente sì, anche se normalmente solo a Gennaio, quando si rende impellente rinnovare l’abbonamento in palestra. Sembrano più che ovvie le ragioni per cui tendiamo a mettere su peso durante le feste, ma non dipende solo dal cibo, che mangiamo in quantità maggiore ma che è anche mediamente più calorico rispetto a ciò che portiamo in tavola nel resto dell’anno.

Sappiate che è soprattutto colpa delle vacanze. Proprio così: tendiamo a dormire di più e a muoverci di meno, spostandoci da un divano ad una sedia, all’auto. Se non fosse per le maratone per negozi alla ricerca di regali (ma gli acquisti online fiaccano anche questo raro momento di movimento) o per qualche avventuroso che se ne va a sciare, ci trasformeremmo volentieri in divani noi stessi.

Se ci aggiungiamo il fatto che i pasti giornalieri possono salire fino a sette – contro una media di 3-5 durante il resto dell’anno – il quadro è completo e quei tre chili a testa, a essere ottimisti, dopo la Befana non ce li toglie nessuno. Se non ore di fatica in palestra, a danno ormai compiuto.

Foto | Flickr

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cosa deve e non deve mangiare chi ha l’anemia mediterranea
Malattie

Chi ha l’anemia mediterranea, anche in base alla gravità della patologia del sangue, che è ereditaria e può essere trasmessa ai propri figli, deve prestare massima attenzione agli alimenti ricchi di ferro, per evitare accumuli. Il ferro è presente in alimenti di tipo animale e di tipo vegetale, anche se l’assorbimento è maggiore nei primi rispetto ai secondi e varia anche in base alle condizioni di salute di ogni paziente.