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Caffeina, vietato esagerare: può creare dipendenza

Per alcune persone il caffè è una vera e proprio droga. Secondo gli esperti non ci sono più dubbi: può scatenare una vera e propria dipendenza

Caffeina, vietato esagerare: può creare dipendenza

C’è chi preferisce quello della moka e chi non rinuncerebbe mai a un espresso, chi lo ama ristretto e chi lungo, chi macchiato e chi più ne ha, più ne metta, ma una cosa è sicura: in Italia il caffè è una delle bevande più amate. Un amore, questo, che nasconde però un’arma a doppio taglio. Analizzando i risultati delle ricerche che si sono concentrate sugli effetti della caffeina un gruppo di ricercatori statunitensi è addirittura arrivato alla definizione del “disturbo da uso di caffeina”, una vera e propria forma di dipendenza dalla sostanza che conferisce al caffè le proprietà per cui è tanto amato.

Le conclusioni cui sono giunti i ricercatori, pubblicate sul Journal of Caffeine Research, sembrano non lasciare spazio a dubbi.

Spesso gli effetti negativi della caffeina non vengono riconosciuti come tali perché si tratta di una droga socialmente accettabile e largamente utilizzata che è ben integrata nelle nostre abitudini e nelle nostre routine

spiega Laura Juliano, coautrice dello studio, spiegando però che

mentre molte persone possono assumere caffeina senza pericoli, in alcune produce effetti negativi, dipendenza fisica, interferisce con le attività quotidiane e può essere difficile da abbandonare, tutti segnali di un utilizzo problematico.

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I dati analizzati da Juliano e colleghi puntano l’attenzione sull’ampia diffusione di questo fenomeno.

Fra i professionisti e, nello stesso modo, fra i non addetti ai lavori c’è la convinzione sbagliata che non sia difficile smettere con la caffeina. Tuttavia, negli studi di popolazione, più del 50% dei consumatori regolari di caffeina dichiarano di avere difficoltà a smettere o a ridurre l’uso di caffeina.

Per evitare questo fenomeno Juliano consiglia di non superare i 400 mg al giorno, corrispondenti a 2-3 tazze di caffè americano, sottolineando però che in alcuni casi – gravidanza in primis, ma anche se si soffre regolarmente di ansia o di insonnia, se si soffre di pressione alta, di disturbi cardiaci o di incontinenza urinaria – ci si dovrebbe fermare al di sotto dei 200 mg al giorno.

Nel conteggio totale delle quantità di caffeina assunte non bisogna però dimenticare di includere anche le altre possibili fonti. Questa sostanza si trova infatti anche in diverse altre bevande, molte delle quali – ad esempio diverse bibite gassate – vengono considerate innocue da questo punto di vista, tanto che il loro consumo è consentito anche ai bambini senza che ci si renda conto che fra i loro ingredienti è inclusa anche la caffeina.

Attenzione, quindi, non solo al caffè, ma anche agli energy drink, alla cola, al tè, al guaranà, al cacao e al cioccolato: tutti contribuiscono ad aumentare la quantità di caffeina assunta durante la giornata.

Via | Science Daily

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