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Broncopneumopatia cronica ostruttiva, qual è l’alimentazione migliore?

Mangiare bene riduce i problemi ai polmoni nelle persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva?

Broncopneumopatia cronica ostruttiva, qual è l’alimentazione migliore?

I pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva potrebbero trarre giovamento da un’alimentazione sana. Ma quali saranno i migliori alimenti da assumere? Secondo gli esperti, in primo luogo, il paziente dovrebbe prediligere frutta e verdura, e dovrebbe inoltre consumare 3/4 pasti al giorno, cercando di evitare quegli alimenti difficilmente digeribili. Ad analizzare il tema dell’alimentazione nei soggetti affetti da BPCO sarebbero stati i membri della University of Nebraska Medical Center, che attraverso uno studio presentato all’ATS 2014 International Conference, sarebbero giunti alla conclusione che una dieta sana apporta effettivamente evidenti benefici nei pazienti affetti da BPCO.

Come vi abbiamo spiegato in passato, questa malattia non va assolutamente sottovalutata, e comporta sintomi come una persistente tosse con presenza di catarro, una sensazione di spossatezza, cianosi, respirazione difficoltosa, perdita di peso, ed alterazioni dei livelli di ossigeno e di globuli rossi nel sangue.

Ebbene, stando a quanto emerso dalla ricerca condotta su un gruppo di 2.200 adulti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, sembra che in effetti l’assunzione di determinati alimenti possa incrementare le funzionalità polmonari e comportare un minor numero di sintomi della malattia.

“La ricerca rivela gli effetti quasi immediati di una dieta sana sulla salute dei polmoni nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva”, spiega infatti la dottoressa Corinne Hanson riferendosi ai risultati ottenuti, sottolineando però che è “probabilmente il modello alimentare globale che conta”, e non i singoli alimenti somministrati nel corso dell’esperimento.

Nello specifico, i pazienti che hanno preso parte allo studio, avrebbero assunto alimenti come pompelmi, banane, pesce e formaggio. Quindi, gli esperti avrebbero analizzato le condizioni dei volontari entro e dopo ventiquattro ore dal consumo di tali alimenti. Ebbene, dalle analisi sarebbe emerso che grazie ad un tipo di alimentazione sano e ben controllato, in questi pazienti si sarebbero registrati notevoli benefici, a cominciare da un aumento nei punteggi ottenuti durante il test della camminata di sei minuti e una diminuzione dei livelli dei marker infiammatori associati alla funzione polmonare carente.

Tali benefici non si sarebbero invece registrati nei soggetti che hanno assunto molti alimenti trasformati, carni rosse e dolci. “La lezione che sta emergendo – ha concluso il dottor Carlos Camargo, professore presso la Harvard Medical School – è che i cibi come frutta, verdura e pesce possono offrire benefici anche per la salute dei polmoni”.

Per questo motivo, in presenza di patologie respiratorie come la BPCO, sarà importante mettere in atto degli interventi nutrizionali personalizzati, interventi volti a stabilire un piano alimentare sano ed equilibrato, per evitare in primo luogo un eventuale caso di malnutrizione, conseguenza molto comune, legata normalmente alla dispnea, al precoce senso di sazietà, alla depressione e così via.

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via | Webmd, Ulss.tv.it

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