Benessereblog Alimentazione Frullato di frutta e miele per mantenersi in forma

Frullato di frutta e miele per mantenersi in forma

Siete alla ricerca della ricetta magica per sentirvi in forma e piene d’energia nonostante la stanchezza? Non c’è niente di meglio di un pieno di frutta che oltretutto disseta e ci idrata aiutandoci a recuperare i liquidi e i sali minerali persi con il sudore.Ma per avere un rimedio davvero efficace che si possa realmente […]

Frullato di frutta e miele per mantenersi in forma

Siete alla ricerca della ricetta magica per sentirvi in forma e piene d’energia nonostante la stanchezza? Non c’è niente di meglio di un pieno di frutta che oltretutto disseta e ci idrata aiutandoci a recuperare i liquidi e i sali minerali persi con il sudore.

Ma per avere un rimedio davvero efficace che si possa realmente vedere sulla nostra faccia, la frutta va mangiata – anzi bevuta – al mattino. La ricetta che vi propongo, infatti, va preparata e conusmata ogni mattina appena ci alziamo.

Non si tratta altro che di un frullato preparato con una mela, il succo di mezz’arancia, mezzo limone e un cucchiaino di miele integrale. È un vero e proprio cocktail di vitamine che vi riempirà di energia!

L’ingrediente segreto che dà il tocco in più a questo frullato è il miele che contiene – in alcuni casi addirittura per l’80% – zuccheri semplici. In particolare, fruttosio e glucosio che non hanno bisogno di essere digeriti ma entrano direttamente in circolo trasformandosi in energia. Il tutto senza gravare sulla bilancia perchè il miele contiene meno calorie dello zucchero.

Foto | Flickr

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Cosa deve e non deve mangiare chi ha l’anemia mediterranea
Malattie

Chi ha l’anemia mediterranea, anche in base alla gravità della patologia del sangue, che è ereditaria e può essere trasmessa ai propri figli, deve prestare massima attenzione agli alimenti ricchi di ferro, per evitare accumuli. Il ferro è presente in alimenti di tipo animale e di tipo vegetale, anche se l’assorbimento è maggiore nei primi rispetto ai secondi e varia anche in base alle condizioni di salute di ogni paziente.