Suina: primi test per il vaccino, scettici gli operatori sanitari
Effettuati in sole tre settimane, dal 22 luglio al 15 agosto, i test sul vaccino A/H1N1 da un’azienda cinese: la Sinovac Biotech. I 1614 volontari che hanno partecipato al trial clinico non hanno manifestato, secondo il comunicato stampa diffuso in questi giorni, sintomi negativi a parte un po’ di dolore sulla zona dell’iniezione e leggera […]
Effettuati in sole tre settimane, dal 22 luglio al 15 agosto, i test sul vaccino A/H1N1 da un’azienda cinese: la Sinovac Biotech.
I 1614 volontari che hanno partecipato al trial clinico non hanno manifestato, secondo il comunicato stampa diffuso in questi giorni, sintomi negativi a parte un po’ di dolore sulla zona dell’iniezione e leggera febbre.
Pronti quindi a partire con la supervaccinazione globale? Pare di sì, ma non mancano i dubbi sui rischi e sull’effettiva utilità della profilassi tra gli stessi addetti ai lavori.
Un sondaggio inglese ha rilevato che solo un operatore, infermieri e medici inclusi, su tre si vaccinerà e alcuni non risparmiano forti critiche ai vertici sanitari.
Arthur Schafer, scienziato canadese, avverte che si stanno effettuando test soltanto sugli effetti collaterali a breve termine dei vaccini, non quelli a lungo termine, mancando il tempo materiale da qui a settembre, quando milioni di persone inizieranno ad essere inoculate (leggi i dettagli qui).
Oltretutto il vaccino coprirà solo la prima ondata di influenza suina, non quelle che seguiranno in pieno inverno probabilmente più forti e fastidiose. Ma cosa importa? Intanto Big Pharma per l’epoca avrà già incassato miliardi di dollari.
Image courtesy bargaineering.com
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