Se il pane è genuino fa bene al cuore
Secondo una recente ricerca il pane contribuirebbe a conservare in efficienza il sistema cardiovascolare e a prevenire infarto e cardiopatie. Ma deve essere impastato con farina di qualità e lievitato naturalmente. “Ciò che abbiamo scoperto – spiega il professor Vincenzo Vecchio che ha condotto lo studio con la sua équipe all’Università di Firenze – è […]
Secondo una recente ricerca il pane contribuirebbe a conservare in efficienza il sistema cardiovascolare e a prevenire infarto e cardiopatie. Ma deve essere impastato con farina di qualità e lievitato naturalmente.
“Ciò che abbiamo scoperto – spiega il professor Vincenzo Vecchio che ha condotto lo studio con la sua équipe all’Università di Firenze – è che se lo prepariamo secondo l’antica tradizione e con le varietà di grano di un tempo, può davvero abbassare i rischi di arterosclerosi, di colesterolo alto e delle varie patologie della circolazione”.
Per lo studio è stato utilizzato pane ottenuto dalla lievitazione a pasta acida di farina di grano tenero Verna macinato con mulino a pietra. Si tratta di una vecchia varietà di frumento nota per i contenuti elevati di antiossidanti come polifenoli e flavonoidi.
I volontari di età compresa fra i 21 e i 61 anni, ne hanno mangiato 150 grammi al giorno per 10 settimane. Poi, per un periodo identico, hanno mangiato pane comune. Con il Verna il colesterolo cattivo (LDL) è sceso del 15%, i marcatori d’infiammazione (proteina C-reattiva o interleuchina 6) del 20%, la viscosità del sangue del 25%.
Analoghi risultati sono stati ottenuti con altri alimenti prodotti in modo tradizionale a confronto con quelli industriali.
Ulteriori dettagli qui.
@ Per quesiti e approfondimenti scrivi all’autore