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Alopecia, i capelli ricrescono con il plasma ricco di piastrine

L'efficacia dell'approccio è dimostrata da uno studio italiano. Ecco di cosa si tratta

Alopecia, i capelli ricrescono con il plasma ricco di piastrine

Già qualche tempo fa vi avevamo parlato della “cura del vampiro”, un’iniezione a base di un derivato del sangue, il cosiddetto “plasma ricco di piastrine”, che promette di far ricrescere i capelli persi a causa dell’alopecia. All’epoca (parliamo ormai di più in un anno fa) una ricerca pubblicata sul British Journal of Dermatology forniva indizi della sua efficacia in caso di alopacia areata; oggi un nuovo studio, apparso sulle pagine di Dermatologic Surgery, conferma le sue potenzialità.

La nuova sperimentazione, condotta su 64 uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 64 anni, ha infatti fornito nuove prove dell’efficacia delle iniezioni di plasma ricco di piastrine per far fronte alla caduta dei capelli associata all’alopecia androgenetica.

La terapia si è dimostrata efficace mostrando un miglioramento clinico, dopo un confronto fotografico, in circa l’80% dei pazienti

ha spiegato all’Adnkronos Gianfranco Schiavone, chirurgo dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma a capo del gruppo di esperti che ha condotto la sperimentazione. Ma di cosa si tratta esattamente?

Dal punto di vista pratico la metodica è un trapianto autologo, cioè effettuato utilizzando materiale biologico prelevato dallo stesso paziente che deve essere trattato. Il plasma ricco di piastrine viene infatti ottenuto dal sangue del paziente e poi iniettato dove si desidera che i capelli ricrescano. Secondo gli esperti dell’Idi cellule e molecole presenti al suo interno contribuirebbero a stimolare il bulbo dei capelli, permettendo la ricrescita di questi ultimi.

Il fatto che si tratti di un trapianto autologo riduce fortemente i rischi del trattamento, tanto da rendere possibile eseguirlo in regime ambulatoriale. La procedura dura circa 30 minuti e può essere ripetuta a 8-10 mesi di distanza.

Nel centro capitolino sono già state trattate 600 persone, con una leggera prevalenza di uomini. Che si sia davvero di fronte a un’alternativa valida e meno invasiva al trapianto dei capelli? Se volete sapere di più sulle sue caratteristiche potete guardare il video in apertura di questo post.

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Via | Adnkronos

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