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Cancro al seno, rischi maggiori per chi ha una storia familiare di cancro alla prostata

Chi ha una storia familiare di cancro alla prostata, vede aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno.

Cancro al seno, rischi maggiori per chi ha una storia familiare di cancro alla prostata

Cancro al seno: il rischio aumenta se si ha una storia familiare di cancro alla prostata, ed a dimostrarlo sarebbe una nuova ricerca condotta dai membri del Barbara Ann Karmanos Cancer Institute e della Wayne State University School of Medicine di Detroit, secondo cui, se è ben noto che una storia familiare di cancro al seno rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di questa malattia, ancora troppo poco si sa in merito alla possibile connessione fra cancro alla prostata e quello al seno.

A cercare di analizzare meglio la questione ci penserebbe dunque il nuovo studio pubblicato sulla rivista Cancer, dal quale sarebbe emerso che, non solo una storia familiare di cancro alla prostata aumenta per le donne il rischio di cancro al seno, ma anche che una storia familiare di entrambi i tumori (al seno e alla prostata) aumenta in maniera ancor più importante il rischio di sviluppare la malattia.

Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno esaminato un campione di ben 78.171 donne che erano state reclutate per un precedente studio. Tutte le donne non presentavano cancro al seno all’inizio della ricerca, e le partecipanti sono state seguite fino al 2009. Durante il periodo di follow-up, 3.506 hanno ricevuto la diagnosi di tumore al seno.

Attraverso dei questionari, le donne hanno parlato della loro storia familiare di cancro, ed alla luce di quanto riportato, il team avrebbe scoperto che le donne che avevano un parente di primo grado – un fratello, padre o un figlio – avrebbero corso il 14% del rischio in più di ricevere una diagnosi di cancro al seno dopo i 50 anni. Le donne che avevano una storia familiare di cancro al seno e anche alla prostata, hanno visto aumentare il rischio fino al 78%.

Questi risultati

spiegano gli autori della ricerca

sono importanti in quanto possono essere utilizzati per sostenere un approccio da parte dei medici, per raccogliere la storia completa di tutti i tumori della famiglia – in particolare tra parenti di primo grado – al fine di valutare il rischio dei pazienti di sviluppare il cancro.

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via | Medicalnewstoday.com

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