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Il dolore si supera meglio se il medico è empatico

Un rapporto medico-paziente costruito sulla fiducia e sulla comprensione aiuta a tollerare il dolore e allevia lo stress degli esami.

Il dolore si supera meglio se il medico è empatico

Un messaggio rivolto a tutti i medici dai ricercatori della Michigan State University: per aiutare i vostri pazienti a superare e tollerare meglio il dolore è necessario mostrare empatia. Un rapporto con il medico costruito sulla comprensione dello stato d’animo e sulla fiducia reciproca contribuisce infatti a mettere il paziente a suo agio, allevia lo stress di esami e controlli e innalza la soglia del dolore tollerata dall’organismo.

Recenti studi hanno dimostrato che i pazienti di dottori più disponibili all’ascolto sono più felici e più sani e hanno maggiori probabilità di successo con le terapie prescritte. L’origine di questa relazione non era però stata ancora analizzata a livello neurobiologico.

Questo è il primo studio che analizza la base biologica del rapporto medico-paziente. La ricerca ha coinvolto un campione di pazienti, sottoposti a due diversi tipi di approccio con il medico prima di effettuare una risonanza magnetica. Alcuni hanno effettuato dei colloqui con medici che hanno ascoltato tutti i loro dubbi e li hanno lasciati parlare apertamente delle loro paure e di altri fattori psicologici e sociali che influiscono sulla salute. Altri, invece, sono stati interpellati soltanto su dati meramente clinici: la storia clinica, i farmaci che stavano assumendo e che avevano assunto in passato e così via discorrendo.

I pazienti sono stati poi sottoposti alla risonanza magnetica e invitati a guardare le foto dei medici mentre venivano scossi da lievissime scariche elettriche che procurano un dolore simile a quello di un ago conficcato nella pelle. Le scansioni hanno monitorato l’attività cerebrale dell’insula anteriore, l’area del cervello che rende consapevoli del dolore. I pazienti che hanno visualizzato la foto del medico empatico che li aveva incontrati prima della risonanza hanno mostrato una minore attività cerebrale nell’area e hanno riferito di provare meno dolore rispetto a chi visualizzava la foto di un medico sconosciuto. Serviranno ulteriori studi per chiarire i benefici dell’empatia del medico sui pazienti: il campione analizzato, nove persone, è infatti troppo esiguo per trarre conclusioni generalizzate, tuttavia i ricercatori affermano che la sfera psicologica del paziente non va mai sottovalutata e che se i pazienti sono liberi di sfogarsi e di parlare apertamente con il medico, non soltanto dei disturbi fisici, la salute ne trae grandi benefici.

Via | Michigan State University
Foto | Flickr

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