Poliomielite: sintomi, vaccino e riabilitazione
La polio è una malattia infettiva alla quale stare molto attenti: ecco come prevenirla e curarla con la riabilitazione.
La poliomielite è una malattia di origine virale: a portarla è il poliovirus che si trasmette per via oro-fecale e attacca il sistema nervoso centrale. Praticamente debellata in gran parte dei paesi del mondo tra i quali l’Italia, dove non si registra un caso di polio autoctono da più di trent’anni, in alcune zone depresse e povere di paesi come India, Pakistan, Nigeria e Afghanistan tende ancora a colpire i bambini, principali vittime di questa infezione. È una patologia molto grave, potenzialmente mortale, che rischia di lasciare segni evidenti sul corpo come paresi e handicap fisici e neurologici.
I sintomi della poliomielite sono molto comuni: nel 95% dei casi si manifesta come una normale influenza o comunque con dei segni da semplice infezione. Si distinguono due tipi di poliomielite, quella lieve e quella grave: i sintomi sono leggermente differenti anche se accomunati da mal di testa, vomito, nausea, mal di gola, febbre, dolori addominali, fascicolazione muscolare e nei casi più critici rigidità dei muscoli del dorso e del collo, perdita di riflessi, incapacità di deambulazione, perdita della sensibilità cutanea. Quando il poliovirus raggiunge i nervi del midollo spinale si perde anche il controllo dei muscoli toracici, con conseguente rischio di insufficienza respiratoria.
L’unica via di prevenzione alla poliomielite è il vaccino, raccomandato nei bambini e anche negli adulti che debbano recarsi in viaggio in uno dei paesi sunnominati, e che non siano stati previamente immunizzati: con una sola dose di poliovirus di tipo 1, 2 e 3 si è vaccinati a vita, ma in casi particolari è bene fare un richiamo. Esistono due tipi di vaccino antipolio: il vaccino IPV di Salk (vaccino antipolio inattivato o ucciso) e il vaccino OPV di Sabin (vaccino antipolio orale vivo attenuato). In Italia si usa il vaccino inattivato di tipo Salk contenuto nelle classiche vaccinazioni esavalenti, mentre il Sabin è stato utilizzato negli anni passati per le vaccinazioni di massa.

Non esistono terapie e cure farmaceutiche per la poliomielite, ma soltanto medicinali che possono alleviare il dolore e la febbre nella fase acuta della malattia.
Si parla poi di riabilitazione la forma di poliomielite che comporta danni gravi ai muscoli e ai nervi delle gambe e delle braccia: la terapia fisica può aiutare a minimizzare il danno muscolare e rallenta la progressione della paralisi. È pressoché impossibile però curare le deformazioni scheletriche e i problemi articolari derivanti dalla poliomielite: nei bambini è frequente la comparsa del cosiddetto piede equino, con conseguenti difficoltà di deambulazione per tutta la vita.