Glicemia bassa dopo mangiato, cosa significa
La glicemia bassa si manifesta di solito prima dei pasti, ma cosa significa se invece questo disturbo arriva dopo aver mangiato?
La glicemia bassa è nota come ipoglicemia e s’intende quando i valori sono inferiore a 70 mg/dl. Normalmente può essere classifica in tre gradi differenti: lieve, se ci sono lo sintomi come tremori o sudore, moderata se oltre ai sintomi adrenergici si aggiungono quelli neuroglicopenici (debolezza e confusione mentale) e grave, se il paziente si trova in stato di confusione.
I sintomi più comuni della glicemia bassa
tremore
sudorazione profonda
fame
stanchezza
sonnolenza
capogiro
cefalea
confusione mentale
difficoltà a parlare
perdita di coscienza
difficoltà motorie
tachicardia
visione offuscata
cambio di umore
pallore al volto
ansietà
coma
Glicemia bassa, cosa mangiare
Cosa mangiare in caso di glicemia bassa e quanto consultare il medico
La glicemia dopo aver mangiato dovrebbe alzarsi, perché quando il corpo inizia a digerire i carboidrati (zuccheri), il glucosio entra in circolo. Maggiore è il contenuto di carboidrati del pasto (carico glicemico), maggiore sarà l’aumento della glicemia durante la digestione.
Può essere bassa dopo aver mangiato? Sì, in questo caso si parla di ipoglicemia reattiva o postprandiale. Come mai? La causa nella maggior parte delle volte non è nota. Potrebbe essere colpa dell’adrenalina, dalla bassa produzione di glucagone, un ormone che si oppone all'eccessivo calo glicemico contrastando le azioni dell'insulina, o dall'iperinsulinemia, ovvero dall'ipersecrezione di insulina da parte del pancreas. Che cosa può significare? I dottori diagnostico questo problema come prediabetico.