Benessereblog Alimentazione Come mangiano (male) gli adolescenti, tra snack e colazione scadente

Come mangiano (male) gli adolescenti, tra snack e colazione scadente

Come mangiano gli adolescenti? Ecco i risultati di una nuova indagine.

Come mangiano (male) gli adolescenti, tra snack e colazione scadente

Come mangiano gli adolescenti? Secondo quanto emerge da una nuova indagine, non esattamente benissimo. La maggior parte degli adolescenti diserta infatti la colazione, evita i legumi e le uova e, come ciliegina sulla torta, non svolge abbastanza attività fisica. Questo è ciò che è emerso dalla indagine “Adolescenti e Stili di Vita”, realizzata dall’associazione Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di Ricerca IARD insieme alla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza.

Gli esperti hanno intervistato un campione di 2.654 studenti delle scuole medie superiori di 14-19 anni (età media 16,5 anni), ed hanno constatato che meno di un terzo degli adolescenti fa una sana merenda al pomeriggio, ma più dell’80% mangia cibo spazzatura (snack, caramelle e quant’altro) nel corso della giornata e fuori dai pasti principali.

Gli esperti hanno inoltre constatato che fra gli alimenti più amati dagli adolescenti vi sono la pasta (74,4%), il pane (65,2%), la frutta (58%), la verdura (52,9%) e la carne (50,3%), mentre legumi, uova e pesce non sono affatto graditi.

Lo studio ha inoltre fatto emergere un dato allarmante, ovvero che i giovanissimi tendono sempre più a considerare il pasto più importante della giornata non la colazione, ma il pranzo o la cena. In particolar modo, a Milano il 62% degli intervistati ha reputato la cena il pasto più importante, mentre al Sud rimane il pranzo. Pochissime persone danno dunque la giusta importanza alla colazione, e ciò desta senza dubbio preoccupazione, dal momento che a lungo andare si potrebbe creare un dannoso squilibrio dell’apporto nutrizionale verso l’ultima parte della giornata, quella in cui il consumo energetico diminuisce.

Gianni Bona, ordinario di Pediatria all’Università di Novara e membro del Consiglio direttivo di Laboratorio Adolescenza spiega che

Non rispettare le indicazioni di pediatri e nutrizionisti (distribuzione ottimale dell’apporto nutrizionale quotidiano: 25% la mattina, 50% a pranzo e 25% a cena) compromette il corretto metabolismo e accresce enormemente i rischi di sovrappeso e obesità.

via | Corriere

Foto da iStock

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare