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Aerosol nei bambini e negli adulti, cosa sapere

L'aerosolterapia è un trattamento che consiste nella somministrazione di farmaci, trasformati in piccolissime particelle, da assumere per via inalatoria. Questo trattamento è particolarmente indicato per la cura delle malattie respiratorie, ma spesso viene somministrato in modo improprio e scorretto, specialmente in caso di tosse da raffreddore.

Aerosol nei bambini e negli adulti, cosa sapere

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Nel corso della vita, a tutti sarà capitato di ricorrere almeno una volta all’aerosol per curare la tosse, la bronchite o altre condizioni. Questo trattamento viene spesso somministrato ai bambini piccoli, ed è considerato ad oggi una delle terapie più diffuse e usate nelle case degli italiani, talvolta – purtroppo – anche in modo improprio.

In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte le domande in merito all’aerosolterapia, vedremo come si usa un aerosol, quando e quante volte bisognerebbe ricorrere a questo trattamento e come evitare di incorrere in alcuni dei più comuni errori, quando usiamo questo dispositivo.

Cos’è l’aerosol? Come si fa l’aerosol?

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Quando parliamo di “aerosol”, ci riferiamo in realtà a un trattamento meglio noto con il nome di “aerosolterapia”, una modalità di somministrazione dei farmaci che, mediante un’apposita macchina, vengono trasformati in quelli che definiamo “aerosol”, una sorta di nebbiolina che inaliamo attraverso un apposito beccuccio o mascherina.

Si tratta di una terapia per nulla invasiva, che comporta pochissimi effetti collaterali (specialmente se paragonata ad altri trattamenti medici), una cura semplice da somministrare, sebbene spesso non sia vista proprio di buon occhio dai bambini.

L’aerosolterapia è un trattamento che si avvale di specifici dispositivi nebulizzatori e particolari farmaci (detti “farmaci per aerosol”), che vengono convertiti in particelle fini, e trasformati in piccolissime goccioline che – una volta inalate – possono facilmente raggiungere le vie respiratorie, arrivando fino ai bronchi e ai polmoni.

Quanti tipi di aerosol esistono?

In commercio esistono diverse tipologie di aerosol, come quelli a pistoni e gli aerosol a ultrasuoni. Naturalmente, un dispositivo non è uguale a un altro, ed ogni tipologia ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.

Ad esempio, i nebulizzatori a ultrasuoni sono più silenziosi e più rapidi rispetto a quelli a pistoni, per cui, se sei in cerca di un aerosol rapido, potresti pensare di acquistare questa tipologia di macchinario.

Tuttavia, gli aerosol a ultrasuoni non sono adatti per tutti i tipi di farmaci, risultano ad esempio sconsigliati nel caso in cui si debba inalare una soluzione contenente cortisone. Per cui, bisogna sempre scegliere il dispositivo più adatto in base alle esigenze specifiche. Nel dubbio, è sempre meglio vagliare il parere del medico o del farmacista.

Nell’acquisto del dispositivo più idoneo per la tua famiglia, puoi considerare anche un aerosol di ultima generazione, come gli aerosol con tecnologia Mesh, che uniscono i vantaggi dei dispositivi a pistone con quelli dei nebulizzatori a ultrasuoni.

I prezzi degli aerosol vanno solitamente dai 20 ai 30 euro in su. Inoltre, in commercio puoi trovare anche dei particolari aerosol portatili, dalle dimensioni più contenute, comodi da utilizzare anche in viaggio e fuori casa.

Anche in questo caso, nella scelta del dispositivo rimandiamo al parere del medico.

Come si fa l’aerosol?

A prescindere dal tipo di dispositivo scelto, la procedura da seguire quando si fa l’aerosol è più o meno la stessa. Bisognerà infatti inserire uno o più farmaci nell’ampolla, diluendoli – in alcuni casi – con della soluzione fisiologica.

Una volta acceso l’apparecchio, bisognerà accostare il boccaglio o la mascherina alla bocca e/o al naso, posizionandolo in verticale e mantenendolo ben aderente al viso, e respirando profondamente con la bocca per 10 volte.

Quindi, fai una pausa di circa 20-30 secondi (in questa fase spegni l’aerosol per evitare di sprecare il farmaco), e riprendi la nebulizzazione per circa 10 minuti, fino a che il medicinale non sarà terminato.

A cosa serve fare l’aerosol?

L’aerosolterapia è considerata una delle terapie più efficaci e sicure per il trattamento delle malattie respiratorie croniche.

Il trattamento viene impiegato per curare e ridurre i sintomi di infiammazioni respiratorie e infezioni delle vie aeree.

Solitamente questo trattamento viene prescritto per la cura di condizioni come asma bronchiale, bronchiectasie e altre malattie polmonari e respiratorie.

Quando si deve fare l’aerosol?

Bisogna sottoporsi a questo tipo di trattamento solo dietro consiglio del medico o del farmacista. Molto spesso, i genitori tendono a somministrare l’aerosol ai propri figli in modo eccessivo e improprio, per trattare condizioni che – a conti fatti – non necessitano affatto dell’aerosolterapia.

Il trattamento è indicato in presenza di infezioni o infiammazioni respiratorie, come la bronchite e altre condizioni come:

  • Asma bronchiale e asma allergica
  • Malattie polmonari ostruttive croniche
  • Fibrosi polmonare o cistica
  • Ipertensione arteriosa polmonare
  • Condizioni respiratorie, come ad esempio la BPCO
  • Infezioni che interessano le vie respiratorie superiori o i polmoni.

Quali sono i farmaci per l’aerosol?

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Il tipo di farmaco da assumere per via inalatoria dipende dalla condizione da trattare. I farmaci dell’aerosol per una sinusite, saranno diversi rispetto a quelli impiegati per trattare la tosse o un’infezione batterica.

Per questo motivo, nello stabilire il medicinale più adatto, bisognerà vagliare sempre il parere del medico. Solitamente, tra i farmaci impiegati per l’aerosolterapia rientrano:

  • Mucolitici, utili per sciogliere ed espettorare il muco
  • Corticosteroidi, impiegati per ridurre l’infiammazione e calmare la tosse secca
  • Antibiotici, necessari per il trattamento delle infezioni batteriche che colpiscono polmoni e bronchi
  • Broncodilatatori, somministrati nei pazienti affetti da asma bronchiale; questi farmaci sono in grado di dilatare i bronchi, favorire l’ingresso dell’aria e, di conseguenza, migliorare la respirazione, andando a calmare i sintomi di un attacco d’asma.

Di seguito vedremo qualche esempio per capire meglio quali farmaci utilizzare nell’aerosol, a seconda della situazione specifica. In tutti i casi, nella selezione del farmaco più adatto bisognerà sempre tenere in considerazione il parere del medico.

Quando si usa il Clenil nell’aerosol?

Il Clenil è un farmaco che contiene il principio attivo beclometasone dipropionato, un membro della famiglia dei corticosteroidi che esercita un’azione antinfiammatoria.

Solitamente il farmaco è indicato per il trattamento delle affezioni che coinvolgono polmoni e vie respiratorie, come l’asma e la broncostenosi.

Quando usare il Fluimucil per aerosol?

Un altro farmaco spesso associato all’aerosolterapia è il Fluimucil, medicinale a base di N-acetilcisteina, un principio attivo che fa parte della famiglia dei mucolitici, e che – come si intuisce dallo stesso nome – viene impiegato per fluidificare il muco e favorirne l’espulsione.

A cosa serve Broncovaleas per aerosol?

Il farmaco Broncovaleas fa parte della categoria dei medicinali broncodilatatori. Viene prescritto nei pazienti con patologie ostruttive reversibili delle vie aeree, broncopneumopatia ostruttiva cronica, asma e episodi acuti di broncospasmo.

Cosa mettere nell’aerosol per tosse e raffreddore?

Molto spesso l’aerosol viene considerato come una sorta di cura contro tutti i mali per adulti e – soprattutto – per i bambini.

Ed è così che il trattamento viene somministrato anche quando, in realtà, non ve ne sarebbe alcun bisogno. Considerato un rimedio efficace e sicuro per la cura di patologie bronchiali, come l’asma e la bronchite, il trattamento non si rivela altrettanto utile in caso di raffreddore e mal di gola.

Nella maggior parte dei casi, un raffreddore è un problema che si risolve da solo, senza la necessità di sottoporsi – o di sottoporre il bambino – ad aerosolterapia e altri farmaci.

Per ridurre i sintomi del raffreddore, è più utile bere molto, utilizzare – se possibile – dei decongestionanti o sciroppi per la tosse ed eseguire dei lavaggi nasali con la soluzione salina.

Per quanto riguarda l’utilizzo dell’aerosol in caso di Covid-19, molti esperti ritengono che il trattamento possa favorire la propagazione del virus. In tutti i casi, prima di ricorrere a questo rimedio bisognerà chiedere consiglio al proprio medico curante ed evitare il fai da te.

A cosa serve il Fluibron per aerosol?

Tra i farmaci solitamente impiegati nell’aerosol terapia rientra anche il Fluibron, un medicinale a base di Ambroxolo cloridrato, principio attivo che svolge la sua funzione di espettorante e mucolitico. Il medicinale – indicato sia per adulti che per bambini – è utile per fluidificare il catarro e il muco denso e viscoso, e calmare la tosse grassa in presenza di patologie respiratorie acute e croniche.

Cosa mettere nell’aerosol per sciogliere il catarro?

Esistono numerosi farmaci da utilizzare tramite aerosol per sciogliere il catarro e favorirne una più rapida espulsione. Tali farmaci rientrano nella categoria dei mucolitici, e vengono impiegati solitamente per curare la tosse grassa e trattare condizioni respiratorie come infezioni polmonari e bronchiti.

Come si fa l’aerosol: bocca aperta o chiusa?

Aerosol nei bambini e negli adulti, cosa sapere
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Solitamente la terapia con aerosol si effettua inspirando dal naso ed espirando attraverso la bocca, tuttavia in alcuni casi – ad esempio in presenza di tosse grassa – potrebbe essere necessario inspirare ed espirare dalla bocca, in modo da ottimizzare l’efficacia del trattamento e far si che il farmaco arrivi direttamente sulla zona da trattare.

Se hai la bronchite, è consigliabile respirare con la bocca, evitando – durante il trattamento – la respirazione nasale. In caso di sinusite, è invece preferibile respirare dal naso. Per maggior sicurezza, chiedi consiglio al medico.

Quando si fa l’aerosol prima o dopo i pasti?

Quando si parla di aerosolterapia, non esiste una fascia della giornata migliore rispetto a un’altra. Per quanto riguarda l’orario, potresti però voler fare l’aerosol lontano dai pasti, in quanto alcune persone possono provare una certa difficoltà nel riuscire ad inspirare in modo profondo dopo aver mangiato.

Si fa l ‘aerosol durante il sonno?

Spesso, molti genitori decidono di somministrare l’aerosol a neonati e bambini mentre dormono. In realtà, però, il trattamento deve essere somministrato quando il paziente è sveglio, in quanto la respirazione tende a diventare più superficiale durante il sonno, per cui il farmaco non raggiungerebbe correttamente i bronchi e le aree da trattare.

A cosa serve l’aerosol con fisiologica?

Spesso, nell’ampolla dell’aerosol è previsto l’utilizzo della soluzione fisiologica. Sebbene si tratti di un composto estremamente semplice (stiamo parlando di un preparato sterile a base di sodio cloruro e acqua purificata), la soluzione fisiologica risulta molto utile per adulti e bambini, in quanto aiuta a idratare le mucose nasali e favorire la fluidificazione del muco, liberando quindi il naso chiuso.

Quante volte al giorno si fa l’aerosol?

Solitamente si effettuano due somministrazioni al giorno, che possono anche salire a tre a seconda dei casi. Anche in questo caso, non esiste una regola generale. La frequenza delle somministrazioni aeree dei farmaci dipende infatti dalla patologia da trattare, dal farmaco impiegato e – non ultimo – dalle indicazioni fornite dal medico.

Il trattamento non deve essere eseguito per periodi di tempo prolungati. Se nell’arco di un paio di giorni non dovessi apprezzare alcun miglioramento, sarà opportuno parlare con il medico curante.

Fonti

  1. Ospedalebambinogesu.it
  2. Ospedale San Raffaele
  3. Universidad de Navarra
  4. Farmaci.agenziafarmaco.gov.it
  5. Corriere.it – Aerosol, un mito da sfatare: è inutile per raffreddore e tosse nei bambini
  6. Codifa.it
  7. Medicinenet.com

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