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Autismo: migliorare la comunicazione sociale è possibile grazie alla musica

La musica può migliorare la vita delle persone con autismo? Ecco cosa emerge da un nuovo studio.

Autismo: migliorare la comunicazione sociale è possibile grazie alla musica

Impegnarsi in attività musicali (come cantare e suonare degli strumenti) può migliorare le capacità di comunicazione sociale dei bambini autistici, la qualità della vita della famiglia e aumentare la connettività in reti chiave del cervello. Questo è ciò che emerge da un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Montréal e della McGill University, i quali hanno arruolato un campione di 51 bambini con Disturbo dello Spettro Autistico, di età compresa tra 6 e 12 anni.

I bambini hanno preso parte a una sperimentazione clinica che comprendeva tre mesi di intervento musicale, ed i loro genitori hanno compilato dei questionari sulle capacità di comunicazione sociale dei loro figli e sulla qualità della vita della loro famiglia, così come sulla gravità dei sintomi del bambino. I bambini sono stati inoltre sottoposti a risonanza magnetica per stabilire una linea di base dell’attività cerebrale.

I bambini sono stati poi assegnati in modo casuale a uno di due gruppi: uno comprendeva della terapia con la musica, mentre l’altro no. Ogni sessione era della durata di 45 minuti. Nel gruppo musicale, i bambini hanno cantato e suonato diversi strumenti musicali, lavorando con un terapeuta per impegnarsi in una reciproca interazione. Il gruppo di controllo ha invece lavorato con lo stesso terapeuta, e si è impegnato nel gioco reciproco, senza però svolgere alcun tipo di attività musicale.

Dopo le varie sessioni, i genitori dei bambini del gruppo musicale hanno riportato miglioramenti significativi nelle capacità comunicative dei loro figli e nella qualità della vita della famiglia. I dati raccolti dalle scansioni MRI suggeriscono inoltre che il miglioramento delle capacità comunicative nei bambini sottoposti a intervento musicale potrebbe essere il risultato di una maggiore connettività tra le regioni uditive e motorie del cervello, fondamentale per integrare gli stimoli sensoriali nel nostro ambiente ed essenziali per l’interazione sociale.

Sorprendentemente, i nostri risultati sono stati osservati dopo solo 8/12 sessioni settimanali. Bisognerà replicare questi risultati con più terapeuti, con diversi gradi di training per valutare se gli effetti persistono in ambienti più ampi nel mondo reale.

via | Eurekalert

Foto da iStock

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