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Carbone vegetale, a cosa serve

Da rimedio anti-gonfiore, il carbone vegetale è oggi diventato un ingrediente per pane, maschere di bellezza e dentifrici: questo rimedio naturale è conosciuto da molto tempo come trattamento per ridurre il gas intestinale, ma il carbone vegetale può essere usato anche per trattare intossicazioni e altri disturbi. Il rimedio va assunto per non più di 7 giorni e solo in casi particolari.

Carbone vegetale, a cosa serve

Fonte immagine: Pixabay

Il carbone attivo, anche detto carbone vegetale, è un prodotto noto soprattutto per la sua capacità di sgonfiare lo stomaco e favorire l’eliminazione del gas intestinale.

Se ti è mai capitato di soffrire di meteorismo, il carbone vegetale potrebbe esserti stato consigliato da un amico, dalla mamma o anche dal farmacista.

Probabilmente saprai già che si tratta di una polvere sottile, nera e priva di odore. Lo avrai già visto sotto forma di compresse da assumere più volte al giorno.

Ma esattamente cosa è, e a cosa serve il carbone vegetale?

In questo articolo esamineremo i benefici e gli effetti collaterali di questo popolare rimedio naturale, scopriremo cosa c’entra il carbone attivo con hamburger, cocktail e panini, e capiremo quando è effettivamente utile assumerlo e quando, invece, sarebbe meglio optare per un rimedio differente.

Scopriamo innanzitutto come viene prodotto il carbone attivo e da cosa deriva.

Come si produce il carbone attivo?

Il carbone attivo è un prodotto che deriva dalla combustione di materiali di origine vegetale, fonti naturali di carbonio come gusci di noci di cocco, legno, torba e bambù, che vengono scaldati in presenza di gas.

Questo processo porta alla formazione di tanti piccoli pori all’interno del carbone vegetale attivo.

Proprio questi piccoli pori agiscono a livello intestinale, assorbendo gas e altre sostanze tossiche, e favorendone l’eliminazione attraverso le feci.

Che differenza c’è tra carbone attivo e carbone vegetale?

In commercio puoi trovare il prodotto indicato in entrambi i modi, o puoi trovarlo anche con il nome di carbone attivato.

In tutti i casi, stiamo parlando dello stesso prodotto, ovvero il carbone vegetale in polvere o sotto forma di compresse.

Quali sono i benefici del carbone attivo?

Fonte: Pixabay

Abbiamo già parlato della porosità del carbone vegetale. Proprio i piccoli pori presenti in questo prodotto, hanno la capacità di intrappolare sostanze dannose e gas, in modo da impedirne l’assorbimento da parte dell’intestino.

Poiché il corpo non è in grado di digerire la polvere di carbone vegetale, questa verrà espulsa – insieme alle tossine – attraverso le feci.

Per via di questo processo, il carbone vegetale viene solitamente impiegato in ambito emergenziale, in caso di avvelenamenti e intossicazioni, ma può anche essere utilizzato per ridurre gonfiore e flatulenza.

Al rimedio sono attribuiti numerosi anche altri effetti. Secondo la tradizione, il carbone attivo sarebbe in grado di:

  • Ridurre i livelli del colesterolo cattivo
  • Combattere la diarrea, in quanto potrebbe impedire l’assorbimento di batteri o farmaci responsabili di questo disturbo
  • Ridurre i sintomi post sbornia: ad oggi non esistono però delle prove scientifiche a sostegno di un simile impiego
  • Purificare e filtrare l’acqua: il carbone attivo è considerato un valido filtro naturale per l’acqua, in grado di assorbire e rimuovere tossine, batteri e altre sostanze
  • Sbiancare i denti e migliorare la salute della bocca
  • Purificare la pelle: il carbone attivo potrebbe aiutare a rimuovere numerose microparticelle (polvere, sporcizia, batteri e altre sostanze), regalando una pelle più liscia e luminosa
  • Favorire la perdita di peso
  • Curare le infezioni cutanee: sempre in tema di cura della pelle, il carbone attivo potrebbe anche curare le infezioni e le piccole ferite, grazie alle sue proprietà antibatteriche
  • Eliminare i cattivi odori: questo rimedio naturale viene spesso impiegato per rimuovere i cattivi odori, sia quelli che possono annidarsi in casa che quelli corporei.

Carbone vegetale in cucina

Fonte: Pixabay

Negli ultimi anni ha preso piede una nuova mania sui social, e cioè quella di pubblicare foto di alimenti “neri come il carbone”. Beh, in effetti … questi alimenti sono neri perché contengono davvero del carbone, quello vegetale per l’esattezza.

Se ti sei imbattuto nella foto di una pizza nera, di un pane nero e stranamente invitante, o se hai ammirato con un pizzico di perplessità dei frullati o dei cocktail dark, devi sapere che l’ingrediente segreto è proprio il carbone vegetale, aggiunto – in questo caso – semplicemente come colorante alimentare nero (E153).

Quella che hai visto è quindi una pizza al carbone vegetale, un pane al carbone vegetale e così via.

Sebbene sia indubbiamente interessante e – per alcuni – anche invitante, bisogna tenere a mente che il “pane nero” e altri alimenti total black, ottenuti con l’aggiunta di carbone attivo, non offrono alcun beneficio extra per la salute.

La quantità di carbone impiegata, infatti, è talmente bassa da non apportare particolari vantaggi.

Ma il carbone attivo funziona davvero?

Fonte: Pixabay

Come puoi notare, al carbone vegetale sono attribuite un gran numero di proprietà benefiche. Ma solo poche di esse sono state effettivamente confermate da studi scientifici.

Per quanto riguarda la cura dei denti, non vi sono sufficienti prove a supporto dei presunti effetti benefici di un dentifricio al carbone attivo. Anzi, molti dentisti mettono in guardia in merito al possibile rischio di danneggiare lo smalto a causa delle proprietà abrasive del composto.

Diversi studi sono stati condotti anche per stabilire se il carbone vegetale faccia effettivamente dimagrire o meno, ma non vi sono ancora conferme ufficiali in tal senso.

Allo stato attuale, i soli impieghi supportati dalla scienza includono:

  • Il trattamento di overdose, avvelenamenti e intossicazioni (utilizzo confermato e approvato anche dall’OMS)
  • La capacità di assorbire i gas intestinali, riducendo flatulenza e gonfiore.

Per quanto riguarda il problema del gas intestinale, prima di fare ricorso al carbone attivo sarà opportuno chiedere consiglio al medico curante.

Come vedremo, infatti, il prodotto può influenzare l’assorbimento di nutrienti (come vitamine e sali minerali) e quello di farmaci, per cui è bene assumerlo con attenzione.

Carbone vegetale: posologia e durata del trattamento

Quando prendere il carbone vegetale? E in che quantità? Solitamente, il dosaggio da assumere è di 1 grammo di carbone attivo mezz’ora prima del pasto e 1 grammo da assumere immediatamente dopo aver mangiato.

La durata del trattamento non dovrebbe superare i 6-7 giorni, sebbene alcune persone assumano questo rimedio anche per più settimane consecutive.

Se intendi prolungare l’assunzione del prodotto, ti consigliamo di chiedere prima un parere al medico curante.

Dopo quanto fa effetto il carbone vegetale?

Se stai assumendo questo rimedio contro il gonfiore addominale e la flatulenza, puoi riscontrare i primi miglioramenti entro 4-5 giorni di trattamento. Se ciò non dovesse accadere, consulta nuovamente il tuo medico per valutare un approccio più mirato.

Carbone vegetale: controindicazioni

Carbone vegetale
Fonte: Pixabay

In linea di massima, l’utilizzo del carbone attivo per brevi periodi di tempo (non superiori ai 7 giorni consecutivi) ed entro i dosaggi consigliati, è considerato sicuro per la salute.

Il rimedio è tuttavia controindicato per chi presenta un blocco intestinale e per chi soffre di rallentamenti del transito intestinale, condizione che causa un rallentamento del passaggio del cibo nell’intestino.

Evita il prodotto – o assumilo solo dietro consiglio del medico – se soffri di carenze alimentari.

E’ possibile assumere il carbone vegetale in gravidanza e in allattamento, ma poiché potrebbe inibire l’assorbimento di importanti nutrienti, è molto importante parlare con il medico o con il ginecologo prima di iniziare il trattamento.

Gli effetti collaterali del carbone vegetale

Probabilmente avrai sentito dire che il carbone vegetale fa male, o persino che può causare il cancro.

Ad oggi non sono state riscontrate, in realtà, particolari reazioni avverse in seguito all’utilizzo di questo rimedio naturale, se non in casi molto rari, in cui solitamente gli effetti collaterali sono collegati a un uso improprio del prodotto.

Un utilizzo eccessivo o prolungato nel tempo potrebbe infatti causare stitichezza. Il carbone vegetale è inoltre responsabile di un’alterazione del colore delle feci, che possono apparire di colore scuro.

Di rado si sono manifestati effetti avversi come blocchi intestinali e disidratazione, a causa della capacità del carbone attivo di assorbire l’acqua dall’intestino.

Il carbone vegetale è cancerogeno?

Nonostante alcune persone sostengano che il carbone attivato faccia venire il cancro, in realtà – a differenza di altri tipi di carbone – è altamente improbabile che questo prodotto sia cancerogeno.

Tuttavia, dovranno essere condotti ulteriori studi per valutarne i possibili effetti sul lungo periodo.

Interazioni con farmaci e integratori

Infine, devi sapere che se stai assumendo un multivitaminico o un farmaco di qualsiasi genere, e allo stesso tempo assumi carbone attivo, con buone probabilità il carbone si legherà al farmaco o all’integratore, e ne impedirà il corretto assorbimento.

Per questa ragione, prima di assumere questo tipo di integratore ti raccomandiamo di chiedere consiglio al medico, specialmente se segui un trattamento farmacologico o se stai assumendo degli integratori alimentari.

Carbone vegetale: dove si compra e prezzo

Puoi acquistare il prodotto in farmacia, in erboristeria e persino al supermercato. Rimedi a base di carbone attivo sono disponibili sotto forma di capsule, compresse e polvere.

Il prodotto è venduto sia come integratore alimentare che sotto forma di colorante nero per alimenti.

Il prezzo del carbone vegetale è di circa 4 euro per una confezione da 50 capsule.

Fonti

  1. Medicalnewstoday.com
  2. Webmd.com
  3. Humanitas.it
  4. Humanitasalute.it – “Pane nero” al carbone vegetale: 6 cose da sapere.

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