Benessereblog Alimentazione Dieta sana Dieta senza glutine, perché non farla

Dieta senza glutine, perché non farla

La dieta senza glutine è sempre più frequente, ma non sempre è indicata perché può portare carenze di nutrienti, soprattutto quando viene fatta solo per moda.

Dieta senza glutine, perché non farla

Guarda la galleria: Dieta senza glutine, perché non farla

Si fa un gran parlare di dieta senza glutine, una scelta compiuta da molte persone convinte che il glutine sia l’ultimo grande male del mondo perché gonfia, fa ingrassare e causa problemi di digestione. Non tutto è falso, naturalmente: è vero che il glutine, una proteina contenuta principalmente in alcune tipologie di cereali presenti sul mercato, è responsabile di allergie, intolleranze o patologie come la celiachia, ma la dieta senza glutine è principalmente una moda alimentare sempre più diffusa.

La sua fama deriva appunto dalla convinzione che sia più leggera, digeribile e che aiuti a perdere peso in modo facile. Non è esattamente così. Come tutte le mode e le diete “di tendenza”, se possiamo definirle così, la dieta senza glutine viene seguita senza un reale controllo medico, il che può portare a soffrire di gravi carenze nutrizionali: riduzione in proteine, fibre, folati, niacina, vitamina B12, riboflavina (perché l’assunzione di grano e derivati è un ottimo apporto di questi nutrienti) e, sull’altro versante, un eccesso di acidi grassi saturi.

È la mancanza di equilibrio nelle diete senza glutine fai-da-te ad essere il problema centrale: le persone celiache sono molto controllate e si sottopongono a continui esami medici, mentre chi sceglie di eliminare il glutine per dimagrire tende a fare di testa propria, mettendo a rischio la salute.

Oltre ai rischi per la salute portati da una dieta senza glutine, non è da meno un problema strettamente medico: scegliere un’alimentazione gluten free senza aver fatto alcun test per capire se sia una necessità del soggetto può nascondere problemi irrisolti al metabolismo, rendendo difficile l’individuazione di patologie come la sindrome metabolica o il diabete di tipo 2.

Ultima, ma non meno importante, è la questione economica: i cibi gluten free, pensati per persone malate di celiachia e con gravi allergie al grano o al glutine, hanno un costo molto elevato. Una recente ricerca ha dimostrato anche che il cibo senza senza glutine costa di più e non è necessariamente più salutare. Non demonizzare pane e pasta se non si soffre di patologie gravi: per dimagrire è meglio consumarli responsabilmente e consultare un nutrizionista in grado di fornire uno schema alimentare adeguato.

Via | Ansa, PeerJ

Foto | Flickr Gwendolyn Richards, H For Home, Rowena, Karen Neoh

Seguici anche sui canali social