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Donne, attenzione all’osteoporosi: colpisce sempre di più

In Italia sono in 3,5 milioni a soffrirne. Il rischio è la disabilità

Donne, attenzione all’osteoporosi: colpisce sempre di più

L’osteoporosi colpisce sempre di più le donne italiane. La situazione non è da sottovalutare: le forme più severe, quelle complicate da fratture, sono infatti incluse tra le problematiche muscolo-scheletriche più invalidanti che, se non trattate in modo opportuno, possono letteralmente compromettere la qualità della vita. A sottolinearlo sono gli epserti riunitisi in occasione del WCO-IOF-ESCEO 2015, il congresso mondiale su osteoporosi, osteoartrite e disturbi delle ossa e dei muscoli che l’International Osteoporosis Foundation (IOF) e l’European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis (ESCEO) hanno organizzato a Milano.

L’evento, che chiude oggi i battenti aperti lo scorso 26 marzo, è stato l’occasione per portare l’attenzione sull’aumento della disabilità causata dalle patologie muscolo-scheletriche. Secondo il Global Burden of Diseases Study negli ultimi 20 anni il problema ha registrato un’impennata del 45%. L’osteoporosi ha dato il suo contributo, comportando anche costi ingenti per le comunità e i sistemi sanitari. La spesa è prevista aumentare ulteriormente; secondo l’International Osteoporosis Foundation nella sola Europa crescerà del 25% entro il 2025.

Si stima che oggi ne siano affetti in Italia circa 3.5 milioni di donne e 1 milione di uomini, facendo emergere l’allarme per una grave pandemia silenziosa che va quindi trattata come una patologia di priorità sanitaria e sociale

ha sottolineato Giancarlo Isaia, direttore del Dipartimento di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’Osso all’Ospedale Molinette di Torino e presidente della SIOMMMS, la Società italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro.

Per la SIOMMMS

ha spiegato Isaia

due sono gli approcci fondamentali per far fronte al problema: l’appropriatezza e l’aderenza terapeutica per poter ridurre l’incidenza del rischio di fratture e di invalidità e di conseguenza far risparmiare consistenti risorse al SSN; una costante sensibilizzazione ed informazione per il pubblico sulla prevenzione, sui rischi e sulla terapia per l’osteoporosi. Ha infatti da poco lanciato una Campagna informativa con lo scopo di educare le donne a conoscere la malattia, per prevenirla.

A questo link potete trovare le linee guida della Società per la diagnosi, la prevenzione e la terapia dell’osteoporosi.

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