Benessereblog Salute Corpo Le avventure appassionanti di Harry Potter svelano l’effetto dei libri sul cervello

Le avventure appassionanti di Harry Potter svelano l’effetto dei libri sul cervello

Quando è coinvolgente la lettura attiva le aree responsabili dell'empatia

Le avventure appassionanti di Harry Potter svelano l’effetto dei libri sul cervello

Vi è mai capitato di essere rapiti a tal punto da un libro da non riuscire a smettere di leggerlo? Oggi uno studio pubblicato sulla rivista NeuroReport da un gruppo di ricercatori della Freie Universität Berlin svela cosa succede nel cervello quando ci si immerge in una storia appassionante. Qui è la corteccia cingolata mediale, componente della rete nervosa che controlla l’empatia, ad essere attivata nel momento in cui si leggono passaggi particolarmente coinvolgenti.

Per scoprirlo i ricercatori hanno chiesto ai due gruppi di partecipanti di leggere diversi passaggi dei libri di J.K. Rowling sulle avventure di Harry Potter. Il primo gruppo li ha letti mentre l’attività del loro cervello veniva analizzata mediante risonanza magnetica nucleare; il secondo, invece, non è stato sottoposto a risonanza magnetica, ma ha dovuto valutare quanto fosse coinvolgente la lettura di ciascun passaggio.

Ne è emerso che come atteso i brani più coinvolgenti erano quelli più paurosi, ma non solo. Le risonanze magnetiche hanno anche svelato che questi passaggi attivavano il cervello in modo diverso rispetto a quelli neutrali, in particolare a livello della corteccia cingolata mediale, regione già in passato associata all’empatia per il dolore.

In effetti una delle teorie elaborate per spiegare cosa succede nel lettore di un libro è che le storie dal contenuto emotivo predispongono chi le legge a provare empatia nei confronti dei protagonisti. Questa ricerca dimostra che in effetti il cervello può reagire in modo diverso alla lettura e che la sua reazione dipende dal contenuto emotivo di ciò che viene letto.

Gli studi, però, sembrano destinati a non finire qui. Gli esperimenti descritti su NeuroReport hanno infatti previsto di leggere solo brevissimi passaggi, di sole 4 righe. Resta quindi da scoprire cosa succede quando si è catturati dalla lettura per ore e ore.

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Via | Science Alert
Foto | da Flickr di halle stoutzenberger

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