Benessereblog Salute Bufale donazione di sangue, le fake news più famose

Bufale donazione di sangue, le fake news più famose

Quante bufale sulla donazione di sangue ci arrivano come catene di Sant'Antonio? Gli esperti lanciano l'allarme.

Bufale donazione di sangue, le fake news più famose

Bufale donazione di sangue, tante le fake news che circolano su Whatsapp e su Facebook. Richieste di sangue solitamente per bambini malati di leucemia o che devono subire un intervento. Alle quali magari le persone credono, sperando di fare una buona cosa condividendo un appello che, in realtà, è del tutto infondato. Il meccanismo di diffusione e del messaggio è sempre lo stesso.

A lanciare l’allarme per i falsi messaggi è il Centro nazionale sangue, diretto da Giancarlo Maria Liumbruno, in occasione di un appuntamento a Roma per parlare di Aspetti clinici, organizzativi e comunicativi della donazione di sangue.

I donatori di sangue in Italia nel 2017 sono stati 1 milione e 700.000. Un numero in diminuzione. Mentre è in aumento l’età media dei donatori. L’Italia è autosufficiente, ma si può sempre fare meglio. E si potrebbe pensare a un programma europeo di autosufficienza per il plasma così da integrare il lavoro di tutti i paesi. Il quadro è aggravato dalla fake news dure a morire.

Fake news sulla donazione di sangue

I messaggi di solito recitano più o meno così:

La figlia di un mio collega deve sottoporsi a un intervento ed ha urgente bisogno di sangue B positivo, aiuto.

Invitano a condividere e diffondere il messaggio, arrivando su Whatsapp, Messenger, nella mail, sulle bacheche dei social network. Si tratta sempre di bufale. Nessuno chiederà mai il sangue in questo modo. A parte che sarebbe sempre bene donare il sangue, a prescindere dal singolo caso. Ma sarebbe meglio informarsi presso i centri di prelievo.

Altra bufala, invece, è quella che ci vede correre a donare il sangue in caso di emergenza. Abbiamo un Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi-emergenze che permette di conservare scorte da usare in caso di disastri, come un terremoto o altre tragedie. Altrimenti si rischia di intasare i servizi trasfusionali.

C’è poi chi crede ancora alle catene del sangue infetto. In Italia non ci sono più stati casi da più di 10 anni. E il sangue non si compra e non si vende. Tutti possono donare il sangue, a patto di essere in salute.

Foto Pixabay

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