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Bullismo, meno conseguenze se si cena in famiglia

Le cene di famiglia potrebbero aiutare a combattere il fenomeno del cyberbullismo?

Bullismo, meno conseguenze se si cena in famiglia

Quelli del bullismo e del cyberbullismo sono problemi purtroppo molto diffusi, problemi che comportano delle conseguenze che non vanno assolutamente sottovalutate. Spesso in effetti si rimane esterefatti di fronte al modo in cui un gruppo di adolescenti o anche di bambini, riesce ad accanirsi contro una singola persona, umiliandola psicologicamente ed anche fisicamente, e portandola ad avere addirittura dei pensieri suicidi. In America, ma anche in Italia, i casi di bullismo e cyberbullismo purtroppo abbondano, ma secondo quanto riferito da “Enough is Enough”, un’organizzazione che mira ad aumentare la sicurezza su internet per i bambini e le famiglie, un modo per riuscire a fronteggiare questo problema è quello di mangiare insieme alla propria famiglia.

Stando a quanto rilevato, sembra infatti che il 43% degli adolescenti di età compresa tra 13 e 17 anni abbia sperimentato qualche forma di bullismo negli ultimi 12 mesi.

“Molti adolescenti – spiegano gli autori della ricerca – utilizzano i social media, e le molestie e gli abusi on-line sono difficili da monitorare per i genitori e per gli educatori, quindi è fondamentale identificare i fattori protettivi per i giovani che sono esposti al bullismo”.

Per valutare quali possano essere i mezzi in mano ai genitori per proteggere i propri figli da tali attacchi, gli autori dello studio hanno esaminato un campione di 20.385 adolescenti, ed hanno valutato con quale frequenza questi ragazzi mangiavano insieme alla famiglia.

Lo studio, pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics, avrebbe fatto emergere uin dato allarmante, ovvero quello seocndo cui gli adolescenti che hanno sperimentato il cyberbullismo, avevano da 2,6 a 4,5 volte una maggiore probabilità di avere problemi emotivi, a cominciare da ansia, depressione e pensieri suicidi, uso di sostanze stupefacenti, autolesionismo e tentativi di suicidio, rispetto a coloro che invece hanno sperimentato il bullismo tradizionale.

Inoltre, questi problemi si sarebbero presentati in misura maggiore per quegli adolescenti che hanno avuto un minor numero di pasti in famiglia.

Secondo i ricercatori, questi risultati indicano che i normali pasti in famiglia possono proteggere contro gli effetti del cyberbullismo, forse a causa del contatto con i familiari, o anche grazie alla comunicazione che avviene durante questi pasti. Detto questo, gli autori dello studio sottolineano che sebbene questi risultati dimostrino una strategia promettente per ridurre le conseguenze di bullismo tra i giovani, ciò non implica che per crescere dei figli forti e capaci di fronteggiare il bullismo, sia importante solo mangiare insieme alla propria famiglia. Molti adolescenti ricevono un sostegno anche in altri modi, come ad esempio facendo colazione insieme, o anche recandosi a scuola al mattino insieme ai familiari.

Del resto, una famiglia attenta alle esigenze ed ai problemi di ciascun componente rappresenta senza dubbio una sorta di armatura per ogni adolescente, ed anche per le persone più adulte. Avere alle spalle un nucleo pronto a sostenere ciascun componente, non può che giovare alla “sicurezza” di ognuno dei membri della famiglia, e sentirsi più forti e sicuri, aiuta ad affrontare il mondo con meno paure, non trovate?

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via | Medicalnewstoday.com
Foto | da Flickr di Fixer Sophie Thorne

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