Benessereblog Salute Chiamate di emergenza: arriva “Where Are U”, l’app che guida i soccorsi

Chiamate di emergenza: arriva “Where Are U”, l’app che guida i soccorsi

Localizzando precisamente le chiamate, consente di inviare i soccorsi nel luogo giusto evitando fatali ritardi

Chiamate di emergenza: arriva “Where Are U”, l’app che guida i soccorsi

Un’app per sapere da dove proviene una chiamata di richiesta di soccorso: il suo nome è Where Are U, funziona su qualsiasi smartphone e a presentarla ufficialmente alla Prefettura di Milano è stata l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) della Lombardia. Connettendosi direttamente con il sistema operativo del 112, permette di geolocalizzare precisamente la chiamata, semplificando così i soccorsi nel caso in cui chi chiama non sappia dove si trovi o non sia in gradi di fornire una localizzazione precisa.

Casi di questo tipo sono già capitati. Proprio durante la presentazione dell’app è stato raccontato il caso di un bambino di 6 anni che circa 5 anni fa ha cercato aiuto per la madre avvelenata, ma che non ha saputo fornire l’indirizzo di casa. Purtroppo la situazione ha ritardato di qualche ora i soccorsi.

E’ questa la sfida dell’emergenza

ha commentato Mario Mantovani, vicepresidente e assessore alla salute della Regione Lombardia

perché chi viene colpito da un infarto si può salvare in un’ora e chi è vittima di un ictus può essere salvato in tre ore. Un’app del genere consente ai soccorsi di arrivare sul posto anche quando il chiamante non sa dove si trova o non è in grado di parlare.

Per il momento Where Are U funziona nelle province di Milano, Monza e Brianza, Lecco, Como, Bergamo e Varese. Inoltre è attiva a Sondrio, ma solo per il 118. Presto la possibilità di utilizzarla dovrebbe essere estesa anche al resto della Lombardia, già di per sé Regione virtuosa in quanto a gestione delle emergenze.

Se, infatti, la televisione ci ha ormai abituati a ciò che succede oltreoceano, dove in caso di emergenza è sufficiente chiamare un numero (l’ormai celebre 911) per poter trovare qualcuno in grado di raccogliere la richiesta e inviare il soccorso più opportuno, in Italia questa funzione dovrebbe essere assolta dal 112. A stabilirlo è l’Europa, che dal 2002 chiede che il 112 diventi il Numero Unico Emergenza europeo, ma al momento in Italia l’unica Regione davvero virtuosa in questo senso sembra essere proprio la Lombardia.

Qui il 21 giugno 2010 è stato attivato un progetto sperimentale che prevede che il 112 raccolga le chiamate di tutti i numeri di emergenza (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Emergenza sanitaria, Protezione civile e Polizia locale) e le smisti a chi di competenza. Il servizio, gratuito da qualsiasi telefono si effettui la chiamata, è stato attivato nella provincia di Varese e in parte in quelle di Milano e di Como. Nel resto della penisola la situazione è diversa: oggi al 112 rispondo in Carabinieri, che si sono ritrovati a farsi carico del Numero Unico Emergenza europeo. In altre parole, per ora all’Italia non può essere recriminato di non aver unificato i numeri di pronto intervento come chiesto dall’Unione Europea, ma di fatto nella quasi totalità del Paese ciò non ha corrisposto alla creazione di un nuovo servizio.

Per quanto riguarda la Lombardia e Where Are U, l’app è già scaricabile gratuitamente: è sufficiente collegarsi al sito dell’AREU per trovare il link necessario per accedere al download.

Via | AGI; Regione Lombardia; Corriere.it

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