Chirurgia estetica, cos’è la mastopessi e quando è indicato il lifting del seno
Permette di risollevare un seno cadente senza doverne necessariamente aumentare il volume. Ecco in cosa consiste e quanto costa
La mastoplastica additiva non è l’unica soluzione a disposizione delle donne che non sono soddisfatte del loro seno. Oggi la chirurgia estetica offre anche un’altra opportunità: la mastopessi. Di cosa si tratta esattamente?
A spiegarlo è Francesco Alia, specialista in chirurgia plastica Aicpe (Associazione italiana di chirurgia plastica estetica) e Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica).
E’ un vero e proprio “lifting del seno”, in quanto si va a risollevare i volumi, eliminando la pelle in eccesso e portando così a valorizzare il proprio profilo. E il risultato è del tutto naturale sotto il profilo estetico. Si tratta di un intervento risolutivo, in alcuni casi anche senza dover ricorrere all’utilizzo di protesi.
Quella del lifting del seno è una tendenza tipicamente americana. Secondo i dati dell’American Society for Aesthetic Plastic Surgeons la richiesta di questo tipo di intervento sta crescendo ad un ritmo doppio rispetto a quella degli impianti chirurgici tradizionali, aumentando del 70% negli ultimi 10 anni. La loro popolarità è elevata anche in Italia, dove i dati dell’Aicpe parlano di oltre 10 mila interventi nel 2013.
Le motivazioni che potrebbero spingere a una mastopessi sono diverse fra loro e possono riguardare donne di qualsiasi età alle prese con un seno dall’aspetto cadente o vuoto a causa di un forte dimagrimento, delle gravidanze, dell’allattamento o, più semplicemente, del passare degli anni, quando la pelle tende a cedere naturalmente.
Di solito le pazienti lamentano un seno che non si riconoscono più e che è causa d’insicurezza
racconta Alia, che assicura:
anche non utilizzando protesi, è possibile restituire volume, cambiando la proiezione e rendendolo più sodo.
Per quanto riguarda, invece, le cicatrici, l’esperto spiega che
a seconda della situazione di partenza, l’approccio chirurgico può essere differente: in ogni caso, le incisioni sono minime e lasciano un segno che con il tempo sono destinati ad affievolirsi fino quasi a sparire.
Il costo dell’intervento parte da circa 5.000 euro. Vale sempre davvero la pena di spenderli? Alia consiglia due pratici trucchi per capire se il cedimento è tale da richiedere un intervento e quali sono i risultati ottenibili.
Una prova che si può fare è di infilare una matita tra il torace e il seno: se la matita non cade, siamo di fronte a un seno rilassato
suggerisce il chirurgo.
Un altro test è guardarsi allo specchio, con il torace scoperto, e sollevare le braccia: in questo modo si simula l’effetto della mastopessi, ossia del risollevamento dei tessuti, e si capisce l’entità del problema. Se non si tratta di un cedimento molto accentuato, si può capire in questo modo quale sarà il risultato.
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