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Hotel e batteri: quali le superfici più contaminate?

Quali sono le superfici più contaminate da batteri in una stanza dl'abergo. Vediamolo insieme.

Hotel e batteri: quali le superfici più contaminate?

Quanto può essere “sporca” una camera d’albergo? Naturalmente non parliamo di pulizia nel senso più aulico della parola, bensì di disinfezione e contaminazione batterica. Quali sono le superfici più contaminate che possiamo trovare all’interno di una camera d’hotel? Ci avete mai pensato? A farlo per noi, la National Aeronautics and Space Administration dell’Università di Houston, seguendo un puntiglioso programma di HACCP. Tale programma è servito ad individuare i potenziali rischi fisici e biologici legati alla situazione ed alle misure necessarie per ridurre tali rischi.

Ai primi posti, senza nessuna sorpresa, troviamo il lavandino ed il WC all’interno della toilette e, fin qua, tutto regolare. Seguono, come superfici più contaminate a livello batterico e quindi, meno “sterili” in assoluto, il telecomando della televisione e l’interruttore della lampada del comodino. Tra gli articoli meno infettati, invece, troviamo la testiera del letto, le tende delle finestre e la maniglia della porta del bagno.

Secondo i ricercatori che hanno effettuato l’analisi, i proprietari degli hotel e le società che si occupano del controllo della pulizia, attualmente, seguono una regolamentazione inefficace e troppo variabile, basata quasi esclusivamente su un approccio visivo, e che risulta, quindi, inefficace dal punto di vista antimicrobico. Il contatto con le superfici contaminate può diventare per alcuni veicolo d’infezioni che, se sommato alla mancanza di standardizzazione della proprietà della camera, può generare il rischio di epidemie. Le conclusioni di questa analisi potranno incitare i proprietari delle strutture a sviluppare un approccio più pratico ed attivo nella disinfezione di questi posti e per ridurre il più possibile i rischi legati ad un’eventuale contaminazione batterica tra i clienti dei loro alberghi.

Via | Santelog
Foto | Flickr

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