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Allattamento al seno, le regole dell’alimentazione per la mamma

I nuovi LARN stabiliscono nuove indicazioni anche in questa particolare fase della vita di una donna. Ecco i consigli degli esperti riuniti a Nutrimi 2014

Allattamento al seno, le regole dell’alimentazione per la mamma

C’è chi dice che l’alimentazione a Km 0 per eccellenza è l’allattamento al seno. L’immagine è molto intuitiva e richiama un altro concetto fondamentale: il latte materno è l’alimento “normale” nei primi sei mesi di vita. Anche per questo l’alimentazione della mamma che allatta deve essere bilanciata sia in termini di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi), sia in termini di micronutrienti (minerali, vitamine e altre molecole fondamentali per la salute dell’organismo). Gli esperti di nutrizione ne hanno parlato durante Nutrimi 2014, l’VIII Forum internazionale di Nutrizione Pratica di Milano.

L’importanza di una corretta alimentazione durante l’allattamento è associata, da un lato, al fatto che la neomamma ha bisogno di più calorie per produrre il latte e, dall’altro, perché ciò che mangia la donna che allatta il suo bambino modula lo sviluppo futuro di suo figlio.

Il latte materno

spiegano gli esperti

è un vero e proprio sistema biologico, un “voucher di salute” per lo sviluppo del bambino sia da un punto di vista quantitativo, sia soprattutto per la sua crescita qualitativa.

Proprio in occasione di Nutrimi 2014 Giuseppe Banderali, direttore dell’Unità Operativa di Neonatologia – Patologia Neonatale della Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano, ha illustrato le nuove raccomandazioni nutrizionali durante l’allattamento al seno secondo i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) revisionati nel 2012. Ecco i punti fondamentali.

  • Quando allatta una donna ha bisogno di una quota aggiuntiva di calorie, la cui entità dipende da quanto latte viene prodotto. Per produrre 850 ml di latte, corrispondente a 600 calorie, la mamma ha bisogno almeno di 750 calorie. Duecento di queste possono però provenire dal grasso accumulato durante la gravidanza. Per questo durante l’allattamento la donna può limitarsi ad aumentare di 500 le calorie assunte in una giornata.
  • Anche il consumo di acqua deve aumentare, in modo da far fronte alla perdita di acqua associata alla produzione del latte. In media dovrebbero esserne assunti 600-700 ml in più al giorno.
  • E’ importante assumere abbastanza acidi grassi polinsaturi a lunga catena. Fra questi è particolarmente importante l’omega 3 DHA (acido docosaesaenoico), fondamentale per la crescita e lo sviluppo del sistema nervoso dei bambini. Il dosaggio consigliato alla donna che allatta è di 200 mg al giorno.
  • Nei primi 12 mesi di allattamento aumenta anche il fabbisogno di proteine. In particolare, nei primi 6 mesi è necessario assumerne 19 grammi in più al giorno, mente nei 6 mesi successivi bisogna assumerne ogni giorno 13 grammi in più.
  • Fra i minerali è importante aumentare l’assunzione di calcio e di ferro (rispettivamente 1.000 mg e 11 mg al giorno.
  • Infine, le vitamine. In diversi paesi europei si consiglia alle donne di aumentarne l’assunzione durante l’allattamento. In questa fase le più importanti sono la tiamina, la riboflavina, la vitamina B6, la vitamina B12 e la vitamina A. Inoltre negli ultimi anni è stata posta una particolare attenzione nei confronti della vitamina D. Normalmente viene prodotta dall’organismo grazie all’esposizione al sole, ma alcune persone sono particolarmente a rischio di carenze. In particolare corre più rischi chi vive nei centri urbani o a latitudini elevate, chi è nato in autunno o in inverno e chi ha la pelle scura.
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