Benessereblog Salute Terapie e Cure A cosa serve l’ibuprofene: uso, dosi, controindicazioni ed effetti collaterali

A cosa serve l’ibuprofene: uso, dosi, controindicazioni ed effetti collaterali

Quando prendere l'ibuprofene? Leggi le indicazioni, il dosaggio da non superare e le possibili interazioni da conoscere

A cosa serve l’ibuprofene: uso, dosi, controindicazioni ed effetti collaterali

Fonte immagine: Foto di Rigby40 da Pixabay

Con il termine ibuprofene si indica un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) che inibisce la produzione delle prostaglandine, delle molecole prodotte dall’organismo che sono coinvolte nei processi infiammatori. Nello specifico, l’ibuprofene inibisce l’attività degli enzimi ciclossigenasi Cox-1 e Cox-2.

Probabilmente il nome di questo farmaco antinfiammatorio non ti dirà nulla, ma in farmacia puoi trovare l’ibuprofene in numerosi medicinali da banco molto noti.

Quali farmaci contengono ibuprofene?

Fra i più famosi farmaci con ibuprofene vi sono, ad esempio, il Brufen, l’Antalfebal o le Moment, o anche il Tachifene, che associa ibuprofene e paracetamolo, e fa parte del gruppo di farmaci analgesici antipiretici.

In questo articolo vedremo a cosa serve l’ibuprofene, scopriremo quando ne è sconsigliata l’assunzione e vedremo quali sono gli effetti indesiderati da conoscere.

Innanzitutto però, scopriamo quali sono le funzioni di questo farmaco.

Per cosa usare l’ibuprofene?

Fonte: Foto di Peggy und Marco Lachmann-Anke da Pixabay

Abbiamo visto che l’ibuprofene vanta proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Il principio attivo viene impiegato nel trattamento a breve termine di numerosi disturbi e sintomi, come:

  • Mal di testa
  • Mal di schiena
  • Dolori mestruali
  • Mal di denti
  • Problemi muscolo-scheletrici
  • Dolori causati da traumi (come contusioni o strappi muscolari)
  • Dolori post-partum
  • Disturbi post-operatori

Dietro prescrizione medica, e in base ai diversi dosaggi, l’ibuprofene può anche aiutare ad alleviare i sintomi di artrosi, spondilite anchilosante, miosite (infiammazione del tessuto muscolare striato), sciatalgia e altre patologie.

In combinazione con altri principi attivi, l’ibuprofene è impiegato anche nel trattamento di raffreddore e influenza.

Come si assume?

Il farmaco è disponibile in commercio sotto forma di compresse o di granulato da sciogliere, o anche sotto forma di sciroppo, gocce, gel ad azione cutanea, soluzioni vaginali, supposte, cerotti medicati e altri formati.

Prima di parlare del dosaggio, ricordiamo che questo farmaco potrebbe causare disturbi allo stomaco quando viene assunto per via orale, per cui l’assunzione è consigliabile sempre a stomaco pieno.

Ibuprofene dosaggio

Il dosaggio dipenderà naturalmente dalla patologia da trattare e dall’età del paziente. Ciò significa che dovrà essere il medico a stabilire le modalità di assunzione più adatte. Se stai assumendo farmaci da banco a base di ibuprofene, attieniti sempre alle indicazioni riportate nel bugiardino.

La dose massima giornaliera è di 1200 mg.

Ibuprofene: dopo quanto fa effetto?

Se assunto per via orale, generalmente l’ibuprofene fa effetto nell’arco di 20 – 30 minuti. Quando viene applicato sulla pelle (in caso di farmaco ad azione topica), i primi effetti dovrebbero essere apprezzabili nell’arco di uno o due giorni.

Se stai seguendo una terapia a base di ibuprofene, assumi le compresse sempre a stomaco pieno, preferibilmente con un bicchiere d’acqua.

Sarà consigliabile assumere il dosaggio più basso possibile per il minor tempo possibile. Non assumere farmaci a base di ibuprofene per più di 10 giorni consecutivi.

Effetti collaterali

Come ogni altro farmaco, anche l’ibuprofene può causare degli effetti indesiderati anche significativi. Fra gli effetti collaterali dell’ibuprofene più e meno comuni vi sono:

  • Disturbi e dolore allo stomaco
  • Nausea e/o vomito (in alcuni casi possono esservi tracce di sangue nel vomito)
  • Dolore all’addome
  • Diarrea (con possibili tracce di sangue)
  • Costipazione
  • Stomatiti ulcerative
  • Aggravamento di condizioni preesistenti (come colite e morbo di Crohn)
  • Gastrite
  • Emorragie gastrointestinali
  • Vertigini
  • Mal di testa
  • Acufene o problemi di udito
  • Ipertensione
  • Disturbi cardiaci
  • Reazioni cutanee
  • Prurito
  • Sbalzi d’umore e depressione
  • Sonnolenza
  • Anemia aplastica: una malattia caratterizzata dall’insufficiente produzione di tutti i tipi di cellule del sangue da parte del midollo osseo
  • Alterazione della funzionalità del fegato
  • Disturbi alla vista e agli occhi
  • Difficoltà respiratorie e peggioramento dei sintomi dell’asma
  • Disidratazione
  • Alterazioni del ciclo mestruale
  • Cistite
  • Ematuria: ovvero la presenza di sangue nelle urine
  • Insufficienza renale
  • Pancreatite
  • Inappetenza

Inoltre, recenti studi hanno evidenziato l’esistenza di un possibile collegamento fra l’assunzione di FANS e lo sviluppo del linfoma non-Hodgkin.

Controindicazioni

Fonte: Foto di Pexels da Pixabay

Esistono determinati casi e condizioni in cui l’assunzione di farmaci a base di ibuprofene è sconsigliata. Ad esempio, nei pazienti che soffrono di malattie al fegato o ai reni, l’ibuprofene è sconsigliato, e lo stesso possiamo affermare per i pazienti che soffrono di malattie gastrointestinali, respiratorie (ad esempio in caso di asma) e per le donne in gravidanza.

Ibuprofene per i bambini

I bambini possono assumere l’ibuprofene? Come le donne in gravidanza, anche i bambini devono assumere farmaci (ibuprofene compreso) solo dietro esplicita raccomandazione e prescrizione da parte del medico.

Generalmente i farmaci contenenti questo principio attivo vengono somministrati per far abbassare la febbre nei bambini di età superiore ai 12 anni e con un peso maggiore di 40 kg. Trattamenti per pazienti di età inferiore ai 12 anni andranno stabiliti dal medico in base alla patologia da trattare e alle condizioni del paziente.

Ibuprofene in gravidanza

Come molti altri farmaci, anche l’ibuprofene è sconsigliato nelle donne in gravidanza o che stano programmando di avere un bambino. Nello specifico, il farmaco può essere assunto (se assolutamente necessario) durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, mentre è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza e durante il periodo dell’allattamento (l’ibuprofene può infatti passare al bambino attraverso il latte materno).

L’assunzione del farmaco andrà indicata solo dopo un’attenta valutazione da parte del medico, che dovrà esaminare il rapporto rischio/beneficio in base al caso specifico.

Possibili interazioni con altri farmaci

Il farmaco non dovrà essere assunto in concomitanza con altri trattamenti medici, a causa del possibile rischio di interazioni. Evita di assumere l’ibuprofene se stai già seguendo una cura a base di altri FANS e di farmaci come:

  • ACE inibitori e gli antagonisti dell’Angiotensina II, farmaci impiegati nel trattamento dell’ipertensione
  • Acido acetilsalicilico
  • Farmaci antidiabetici
  • Antibatterici
  • Anticoagulanti cumarinici
  • Antipertensivi
  • Farmaci antivirali
  • Cefuroxima e fenobarbital
  • Cetirizina, generalmente indicata per combattere i sintomi della febbre da fieno
  • Ciclosporina, un farmaco immunosoppressivo impiegato per prevenire il rigetto dopo un trapianto d’organo
  • Corticosteroidi orali
  • Prodotti diuretici
  • Ginko biloba, un rimedio naturale impiegato per il trattamento dei disturbi di memoria
  • Kava kava, parti della pianta Piper methysticum Forst, dalle potenziali funzioni sedative e antidolorifiche.
  • Farmaci a base di litio, digossina e fenitoina
  • Metotressato, un farmaco impiegato per il trattamento di neoplasie o tumori
  • Raloxifene, un farmaco somministrato per ridurre il rischio di tumore al seno invasivo nelle donne in post-menopausa
  • SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors), farmaci per il trattamento della depressione.
  • Tacrolimus: un farmaco immunosoppressore
  • Uricosurici, ovvero dei farmaci impiegati nel trattamento della gotta, una malattia causata dal deposito di acido urico.

Cosa succede in caso di sovradosaggio?

Ibuprofene
Fonte: Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Cosa succede se assumo troppo ibuprofene? Un evento del genere potrebbe comportare delle serie ripercussioni sulla salute del paziente. Potresti infatti manifestare sintomi come:

  • Nausea e vomito
  • Mal di stomaco
  • Letargia
  • Stanchezza e sonnolenza
  • Movimenti incontrollati del corpo
  • Feci di colore scuro
  • Ronzio alle orecchie
  • Difficoltà respiratorie.

I sintomi indicati possono manifestarsi entro 4-6 ore dall’assunzione del farmaco. Se ritieni di aver assunto una quantità eccessiva di ibuprofene, consulta immediatamente il tuo medico curante o recati in ospedale per ulteriori controlli.

Evita di assumere farmaci a base di ibuprofene insieme ad antidolorifici simili (come l’aspirina o il naprossene) senza prima aver consultato il tuo medico. Un’assunzione scorretta del farmaco potrebbe infatti comportare delle serie conseguenze per la salute dello stomaco.

Ibuprofene: a cosa serve e cosa bisogna sapere

L’ibuprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) impiegato nel trattamento di sintomi dolorosi. In farmacia puoi trovare diverse formulazioni, da quelle a uso topico a quelle da assumere per via orale. In base al diverso dosaggio e alla diversa formulazione, l’ibuprofene sarà indicato per il trattamento di condizioni come mal di denti, mal di schiena, dolori mestruali, mal di testa, febbre e dolori muscolari.

Prima di assumere questo farmaco, chiedi un parere al tuo medico curante o al farmacista. Assumi l’ibuprofene solo a stomaco pieno e per un periodo massimo di 10 giorni, al minor dosaggio efficace e per il minor tempo possibile. Un sovradosaggio di ibuprofene può danneggiare lo stomaco e avere conseguenze gravi per la salute. Se pensi di aver assunto una dose eccessiva di questo farmaco, informa immediatamente il tuo medico o recati presso l’ospedale più vicino.

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