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Caterina Simonsen insultata e minacciata per una foto a favore della sperimentazione animale

Il caso della studentessa padovana attaccata su Facebook per aver espresso solidarietà alla senatrice Elena Cattaneo e alla ricerca italiana, che include la sperimentazione animale.

Caterina Simonsen insultata e minacciata per una foto a favore della sperimentazione animale

La studentessa di Veterinaria Caterina Simonsen, affetta da quattro rarissime malattie genetiche, probabilmente non credeva che una foto contenente un messaggio a favore della ricerca e sperimentazione animale potesse scatenare un tale putiferio, con la classe politica italiana chiamata a schierarsi e minacce di morte nei suoi confronti attraverso i social network.

Tutto è nato poco prima di Natale, quando la ragazza ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una foto che la ritraeva mentre mostrava un messaggio a favore della sperimentazione animale e di solidarietà con Elena Cattaneo, la senatrice a vita che si è scagliata per prima contro le “credenze” che hanno acceso il dibattito attorno al metodo Stamina ideato da Davide Vannoni, al centro delle polemiche in questi giorni per il mancato miglioramento nelle cure e per la nomina del nuovo comitato scientifico.

La foto di Caterina Simonsen, indicizzata con hashtag efficaci, ha fatto in breve tempo il giro del web procurandole molta solidarietà ma anche e soprattutto molti detrattori: numerosi e tutti documentati sono stati gli attacchi di animalisti o presunti tali, che hanno minacciato di morte e insultato la ragazza per aver espresso chiaramente la sua opinione.

Un’opinione dettata dalla natura e dallo stato di salute di Caterina Simonsen: la ragazza soffre di quattro malattie genetiche rare ed è solo grazie alla ricerca che è riuscita ad arrivare a 25 anni, tra medicine e cure continue che le permettono di vivere; senza la ricerca e la sperimentazione animale, ha scritto, sarebbe morta all’età di 9 anni, mentre invece è riuscita a vivere e ad iscriversi persino all’Università (Veterinaria a Bologna).

La virulenza e le cattiverie ricevute hanno spinto Caterina a denunciare le persone che l’hanno insultata e minacciata di morte, rivolgendosi alla polizia con un bel malloppo di fotografie e screenshot dei messaggi ricevuti; inoltre la ragazza, per mettere definitivamente a tacere gli invasati che hanno popolato la sua pagina Facebook, ha pubblicato anche due video per mostrare candidamente la sua routine giornaliera, tra medicine da assumere ed esami cui sottoporsi.

Vi faccio vedere come si vive con le mie malattie, e dopo gli oltre 30 auguri di morte e oltre 500 offese dopo la foto in sostegno di
#iostoconelenacattaneo chiedo che il #partitoanimalistaeuropeo
#Brambilla e #LAV
Si dissocino di tali auguri.
Io metto “a nudo” la mia realtà perché voi capiate che l’unica mia “colpa” in tutto ciò sia stata “curarmi” senza uccidere nessuno direttamente.
#iostoconlaricerca
#ioesisto
E il mio hashtag #iostoconCaterina (che strano dire che io sto con me stessa, ovvio!)

L’ultimo status di Caterina Simonsen, travolta dal clamore mediatico, recita poche parole e cerca di mettere in chiaro come la sua situazione personale e di salute non sia facile:

Principalmente rivolto ai giornalisti: io sono ricoverata perché STO MALE. Non è il momento x interviste. Poi, comunque, la mia idea l’ho espressa in 3 video, l’ultimo dei quali diviso in 2 parti. Per cui gradirei, almeno x adesso, di non essere disturbata. In questo momento vorrei visite solo di amici veri, Enrico e parenti . Pace e bene, migliori auguri a tutti.

Via | Ansa, Facebook

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